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11/04/2023 11:42:00

"A Salemi dopo tanti riconoscimenti adesso servono confronto e programmazione"

 Gentile sindaco della città di Salemi Domenico Venuti,
Gentile assessore alla Cultura Vito Scalisi,

Vi scrivo la presente adesso che abbiamo i riflettori puntati grazie al terzo posto ottenuto nella gara del Borgo dei borghi 2023.

Non lo faccio per complimentarmi, penso non si debbano rivolgere alla politica i complimenti per una gara che ci ha visti sul podio grazie all’impegno di privati, di associazioni, di giovani e di tantissimi salemitani e siciliani che hanno fatto rete votando il nostro borgo. Votandolo per amore incondizionato. Riconosco la vostra intuizione nell'aver voluto inserire Salemi nel club dei borghi più belli d'Italia, vetrina,questa, che ci sta dando tanto in termini di visibilità. Visibilità che da sola, però, non può bastare.

Vi scrivo la presente adesso perché è adesso che bisogna capire cosa fare, dove andare. Adesso, come occasione ultima per condividere una visione di sviluppo turistico-culturale per Salemi.

Vi scrivo perché curo la direzione artistica di un festival letterario di narrativa che nasce a Salemi per contribuire allo sviluppo culturale del territorio, un festival ancora giovane ma con grandi ambizioni, come del resto tanti altri bellissimi eventi a Salemi che potrebbero diventare volàno per un turismo culturale e che hanno tutta la voglia e il desiderio di crescere ma che ancora in questi anni non hanno incontrato la politica locale se non per l’elargizione di contributi o autorizzazioni varie. Eppure nella mia ingenuità penso ancora si possa crescere soltanto con la programmazione condivisa, col confronto e l’incontro, il dialogo, elementi questi che forse sono mancati in questi anni e che non potranno più mancare da ora in poi se di sviluppo di un paese dobbiamo parlare.

Vi scrivo, dopo che la scorsa estate si è deciso di istituire una settimana delle culture che nonostante una promozione a dir poco insufficiente si è rivelata un appuntamento importante e riuscito del cartellone estivo. Anche questa è una vostra brillante intuizione, dobbiamo solamente lavorarci tutti un po' di più.

Vi scrivo ora, dopo che a novembre il paese ha ottenuto la qualifica dal Cepell di Città che legge per il biennio 2022/23 -qualifica indispensabile per partecipare a gran parte dei bandi del Centro per il libro e la lettura e che ci ha permesso di presentare una proposta di progetto che coinvolge sette comuni della provincia e ci vede come capofila.

Vi scrivo ora, dopo che, sempre a novembre, il paese ha sottoscritto il manifesto della gentilezza diventando così un borgo gentile. Ma anche dopo la promozione di Salemi alla Bit di Milano e la presenza della maschera dei Giardinieri al carnevale di Venezia. Dopo la bellezza della settimana di festeggiamenti per San Giuseppe.

Vi scrivo adesso, dopo che Salemi si è classificata terza tra i borghi più belli d’Italia.

Titoli, qualifiche, eventi, presenze che sembra manchino di organicità, che restano come sospesi, che non possono essere considerati approdi ma solo punti di partenza che - è vero- contribuiscono a rilanciare l'immagine del paese ma sollevano tutti la stessa domanda, “E poi? Ed ora?”.

Perché collezionare titoli, qualifiche, organizzare eventi senza poi un impegno profuso e costante, un supporto, un lavoro sinergico, un amministratore sempre al fianco che ci creda davvero e una programmazione condivisa non ha mai portato né ci porterà -potete scommetterci- da nessuna parte.

Serve sederci, incontrarci, dialogare. Serve il confronto. E penso di poterlo chiedere a nome dei tanti che si spendono quotidianamente e a vario titolo per lo sviluppo di questo paese.

Programmare insieme adesso -e siamo già in ritardo - per arrivare pronti ad un’estate che potrebbe e dovrebbe regalarci grandi soddisfazioni.

Sarebbe auspicabile, per una volta, incontrare associazioni, festival, imprenditori, giovani tenaci sognatori e chiunque investa energie, risorse e passioni nel e per il proprio paese per condividere una visione unica di sviluppo turistico-culturale ambiziosa e sostenibile per Salemi.

Serve farlo in fretta e per una volta serve che a farlo sia la politica.

Conoscendo la passione che vi muove e vi contraddistingue, so non resterete indifferenti a questo appello.

Filippo Triolo
Direttore artistico Saliber Fest