Sesso per gli agenti della polizia penitenziaria, in cambio di favori ai detenuti. C'è anche questo nell'indagine che oggi ha portato a diversi arresti tra detenuti e agenti della polizia penitenziaria al carcere di Trapani. Lo racconta il procuratore di Trapani, Paci.
Tra gli arrestati ci sono anche un appartenente alla Sacra Corona Unita, e uno alla camorra. tutti e due in carcere per omicidio. C'era un'immissione massiva di telefonini in carcere, un vero e proprio mercato, con un traffico anche di ricariche telefoniche: "Una situazione incresciosa, con i telefonini che venivano portati e poi noleggiati, da soggetti in posizione di supremazia all'interno del carcere ...con i telefonini che sparivano durante le ispezioni".
All'interno del carcere girava anche molta droga, raccontano gli investigatori.
Le indagini sono state portate avanti dai Carabinieri, con la piena collaborazione del nucleo investigativo della polizia penitenziaria.
Il compenso per la consegna di un telefonino era ad esempio anche di 850 euro, stecche di sigarette, biglietti per il teatro ed anche il biglietto per la partita della Juventus per la semifinale della Coppa Italia dell'anno scorso.
"Questa indagine, volutamente complessa, - conclude Paci - è la fotografia di un nervo scoperto che può avere conseguenze gravi".
A proposito dei tempi dell'indagine, Paci commenta: "La riforma Cartabia, adesso, ci impone di fare tutto in tempi rapidi. Ma in queste indagini complesse, in cui la notizia di reato è aggiornata quotidianamente, vengono iscritte nuove persone, il filone investigativo non si può spezzettare ... non si può fare tutto nei tempi indicati, e c'è il rischio di dover scoprire le carte prima dei tempi. Se noi volevamo fare in fretta, sequestravamo i telefonini, e finiva lì. Abbiamo invece capito che dietro c'era un vero e proprio sistema, abbiamo dovuto fare indagini complesse e delicate per ricreare dal punto di vista investigativo la filiera del traffico illecito, con approfondimenti lunghi e meticolosi. Il contrario di quello che dispone la legge, che ti dice di fare in fretta e di fare conoscere all'indagato le carte in tempi brevi".