Sono tanti gli episodi scoperti nell'indagine, chiamata "Alcatraz" che oggi ha portato a 22 arresti (per altre due persone è scattato l'obbligo di dimora) su un giro di favori, complicità, omissioni all'interno del carcere "Pietro Cerulli" di Trapani.
Alcuni detenuti potevano fare quello che volevano. La droga girava all'interno del carcere, così come i telefonini.
Secondo le prime indiscrezioni che arrivano sull'indagine per permettere l'arrivo di droga, telefoni e altri oggetti non permessi (ad esempio anche armi) alcuni agenti sarebbero stati corrotti. Non solo con denaro, ma anche con il sesso. Alcuni agenti, infatti, avevano delle prestazioni sessuali garantite dalla compagna di un detenuto, per permettergli di comunicare con l'esterno.
I telefonini entravano in carcere nei modi più diversi, con droni telecomandati, ad esempio, o con un pallone da calcio, addirittura, "farcito" di telefonini e spedito all'interno.
Tra gli episodi anche il pestaggio di un detenuto da parte degli agenti, con l'omissione del fatto, però, da parte dei colleghi ...