Pronti, via. Neanche il tempo di posare la prima pietra e ci sono due sorprese, per il Ponte sullo Stretto tra Messina e Reggio Calabria. La prima è che i costi sono già lievitati del 30%. Per un'opera dal costo di 10 miliardi, è una cifra monstre. Siamo a 13,5 miliardi di euro.
E, al momento, le coperture non ci sono. Lo si legge in un allegato al Def, in cui si precisa, appunto, che «ad oggi non esistono coperture finanziarie disponibili a legislazione vigente; pertanto, queste dovranno essere individuate in sede di definizione del disegno di legge di bilancio». Le risorse — almeno le prime — quindi, andranno individuate nella manovra. Quante? Per il Ponte sullo Stretto di Messina, si legge ancora nell’allegato al Def, «il costo dell’opera oggetto di concessione dagli aggiornamenti svolti risulta di 13,5 miliardi. Le opere complementari e di ottimizzazione alle connessioni ferroviarie, lato Sicilia e lato Calabria, che dovranno essere oggetto del contratto di programma con Rfi, si stima avranno un costo di 1,1 miliardi».
"Le opere di ottimizzazione e complementari alle connessioni stradali, invece, di minor impatto economico, verranno meglio definite e dettagliate nell'ambito dei prossimi contratti di programma con Anas", si aggiunge nel Def.
Salvini con il decreto approvato in Consiglio dei ministri vuole far rivivere il vecchio progetto del gruppo Eurolink (oggi Webuild di Pietro Salini) per avviare i cantieri entro il prossimo anno: «Impossibile avviare i cantieri entro il prossimo anno, il progetto del 2012 è ormai vecchio, e anche se costruito sarebbe inutile per ridurre il traffico aereo e su nave vista la mancanza di qualsiasi progettazione di una vera linea veloce in Sicilia e Calabria», dicono i professionisti ascoltati in questi giorni nelle commissioni congiunte Ambiente e Trasporti.