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18/04/2023 06:30:00

Le salme sfrattate al cimitero di Trapani, continua la polemica 

 Continua la polemica a Trapani per la decisione del Comune di sfrattare le salme più datate nel tempo, per cercare di trovare nuovi loculi per le bare in attesa. Una scelta che, come abbiamo raccontato ieri su Tp24, ha creato molto malcontento, anche perchè si innesta nella campagna elettorale in corso per la scelta del nuovo Sindaco.

Dal Comune arrivano i chiarimenti del dirigente, Amenta, rispetto le estumulazioni nel cimitero di Trapani. La legge consente, di fatto, di poter procedere all'estumulazione delle salme, quando non è possibile trovare nuovi spazi. Il criterio oggettivo, poi, scegliere chi sacrificare, è stato quello dell'anzianità (ci sono morti dle secolo scorso), ma lo stesso Amenta dice di esere pronto al confronto per persone che hanno avuto particolare merito.

"Ciò non significa che la scelta sia giustificabile dal punto di vista politico - dice la dem Valentina Villabuona -  perché denota l'incapacità di programmare e prevedere le necessità della città. Chi ha comprato un loculo perpetuo aveva immaginato che i propri cari potessero riposare in pace, anche quando non avevano più parenti in vita, ma a Trapani per riposare in pace pare che devi provenire da una famiglia blasonata".

La questione  finisce in Procura e anche alla Corte dei Conti. A richiedere il loro intervento è il candidato Sindaco Francesco Brillante. 

“Da candidato Sindaco di Trapani ricevo numerose proteste di cittadini indignati per quanto, in atto, si sta verificando al cimitero di Trapani e, anche da semplice cittadino, sento il dovere civico di rappresentare quanto appresso. E’ d’obbligo la citazione di Foscolo quando mi si chieda quali siano le condizioni del Cimitero di
Trapani, degrado e incuria sono le parole che più descrivono la situazione, ma realmente è un problema di civiltà, di come si concepiscono i “vivi” e del loro modo di rapportarsi alla realtà. E anche l’amministrazione comunale è fatta di uomini, che vivono il loro tempo. Questo fa capire ma non giustifica la ordinanza del sindaco di Trapani che sembra “improvvisamente” rendersi conto dello stato di emergenza persistente al cimitero dove giacciono ammassate da mesi, se non anni, un numero inconcepibile di salme in attesa di sepoltura. E’ una emergenza dovuta a fatti imponderabili ovvero alla incuria ed alla incapacità di assumere, nel corso degli ultimi anni, qualsivoglia provvedimento atto a prevenire l’emergenza? Si ritiene che 150 salme non sepolte, nel rapporto con la popolazione esistente, rappresentano una proporzione di gravissima entità che viene affrontata in prossimità di una scadenza elettorale nel modo più confusionario possibile senza rispetto dei morti ma neppure delle famiglie dei parenti in vita. Si premette che l’applicazione delle norme emergenziali richiamate all’A.C. presuppongono quanto meno una contingenza, per l’appunto, emergenziale, e dunque non prevedibile”.