Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
19/04/2023 16:17:00

Al via anche nel Trapanese la campagna referendaria per "abolire la guerra"

 Sarà avviata, sabato 22 aprile, in provincia di Trapani, la campagna referendaria per “abolire la guerra” anche in Ucraina, ma non solo. I referendum sono promossi a livello nazionale dal giurista Ugo Mattei (Generazioni Future) e da Enzo Pennetta (Comitato “L’Italia ripudia la guerra”).

A Trapani, il primo banchetto per la raccolta firme sarà installato sabato dalle 16 alle 19 in Largo Nino Via – l’area ad angolo tra la via Fardella e la via Orti – ad opera di Sinistra Libertaria, organizzazione politica guidata da Natale Salvo e che aderisce all’iniziativa referendaria. Seguiranno in banchetto il 23 mattina davanti la chiesa di Borgo Annunziata e poi il 25 aprile, Festa di Liberazione dal fascismo, in piazza Martiri d’Ungheria ancora la mattina. A giorni si dovrebbe poi definire il Comitato Provinciale dei referendum, del quale già fa parte il referente di Generazioni Future per la provincia di Trapani Anselmo Consolo.

Lo stesso curerà la raccolta delle firme per Pantelleria. Sono in corso interlocuzioni con altri partiti, sindacati e associazioni per ampliare il Comitato e raggiungere altri centri. «Abbiamo l’opportunità di scrivere una pagina di storia ed essere il primo Paese europeo che, grazie all’art. 75 della Costituzione, raccoglie, attraverso un atto politico altissimo, il dissenso alle politiche belliciste del nostro Paese», dichiara Anselmo Consolo.

«La costituzione italiana non ammette oggi il referendum propositivo, ma solo quello abrogativo. Due referendum da noi proposti, con l’abrogazione di alcune norme, cercano di impedire l’invio di armi in Ucraina. L’invio delle armi alimenta il conflitto, aumenta le morti di soldati e civili, allontana la pace», spiega invece Natale Salvo di Sinistra Libertaria. «Con una terza firma – concludono assieme, infine, Salvo e Consolo – si vuole diminuire il conflitto d’interesse del privato dentro la Sanità Pubblica. La finalità politica di accoppiare una tale iniziativa alle prime due è chiara: vogliamo togliere danaro alla spesa militare e impegnarlo per una migliore assistenza sanitaria dei cittadini».