Poteva limitarsi ad una calamita. Invece è arrivato con un souvenir originale, e illegale. La bocca di uno squalo.
I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e i militari della Guardia di Finanza in servizio presso l’aeroporto Falcone Borsellino, nell’ambito dei controlli finalizzati alla prevenzione delle frodi doganali, hanno fermato un cittadino italiano, proveniente dall’isola São Vicente (Capo Verde), con un bagaglio al seguito nel quale è stata rinvenuta una mascella e mandibola di squalo Mako a pinna corta, nome scientifico “Isurus Oxyrinxhus”, ricompreso nell’Allegato B del Reg. (UE) 2017/160 come specie protetta dalla Convenzione di Washington.
Applicata al trasgressore la sanzione pecuniaria di 5.000 euro, la ganascia di squalo è stata sequestrata poiché priva delle prescritte certificazioni CITES.