E' stata inaugurata poche ore fa all'ADI Design Museum di Milano presenta dal 3 maggio al 3 giugno la mostra del regista e fotografo trapanese classe 1957 Alberto Nacci dal titolo “Frames”, curata e organizzata da ajpstudios con la collaborazione culturale del Museo Italo Americano di San Francisco.
Tratta da una serie di venti cortometraggi musicali in bianco e nero dal titolo “Body&Sound”, realizzati da Alberto Nacci tra il 2014 e il 2022 e premiati nell’ambito di diversi festival internazionali, “Frames” è il risultato di una sapiente ed armonica combinazione di musica, arti visive e performative per un inedito percorso immersivo, e vuole restituire in venti fermi-immagine dalla forte connotazione emozionale – uno per ogni docufilm – la profonda relazione mentale e corporea che nasce fra il musicista e il suo strumento.
Come ognuno dei cortometraggi racconta lo “spartito interiore” dei musicisti con inquadrature ravvicinate e mai scontate che si soffermano sui dettagli delle mani, degli strumenti o dei volti degli interpreti, così i venti frames in mostra - immagini in bianco e nero riprodotte su formato di grandi dimensioni (cm 160x90), numerate e firmate dall’autore - vogliono restituire quegli “attimi” che sfuggono al racconto ma che sono il diapason del loro essere musicisti.
“La luce definisce le silhouette dei protagonisti che emergono da neri profondi e saturi” – sottolinea la storica e critica dell’arte Barbara Vincenzi nel suo testo in catalogo – “I bianchi e neri infiniti sembrano attingere da una tavolozza di un sapiente pittore, ma realizzati con l’animo del jazzista che riesce a cogliere le sfumature dei ritmi e dell’estemporaneità, tra bagliori e suoni, tra forti contrasti e nitidezza dei particolari.”
L’affidarsi al bianco e nero offre alle stesse immagini una valenza artistica maggiormente pregnante, toglie ogni alibi di distrazione che potrebbe derivare dall’insieme caotico dei colori e dà la possibilità all’autore di parlare direttamente con lo spettatore, non attraverso la storia ma attraverso il messaggio contenuto del contrasto netto fra neri e bianchi.
Proprio per questa scelta artistica dell’autore, le venti immagini esposte nel nuovo ADI Design Museum non solo evidenziano la forte relazione che si instaura tra l’uomo e il suono, tra musica e immagine, ma fanno trasparire come sia stretta la correlazione fra la composizione fotografica e la musica, due forme d’arte solo apparentemente distanti fra loro.
Andrea Cancellato, Direttore ADI Design Museum: “FRAMES è decisamente una proposta innovativa, una ‘nuova frontiera’ del Design dove ogni inquadratura dei corti della serie ‘Body&Sound’ è stata pensata come ‘matrice’ di nuove opere d’arte dove la matrice è fatta di luce.”
Ogni opera del percorso espositivo è associata ad un QRcode che permette al visitatore di guardare con il proprio smartphone l'opera video da cui è tratto ogni specifico frame, oppure guardare i 20 film musicali della serie Body&Sound che ha visto Alberto Nacci lavorare con alcuni dei musicisti jazz, classici, contemporanei e vocalist più importanti:
Paolo Fresu (tromba), Claudio Fasoli (sax soprano), Andrea Dulbecco (vibrafono), Israel Varela (pianoforte, batteria e voce), Karen Lugo e Cristina Benitez (flamenco), Francesco D’Orazio (violino elettrico 5 corde), Francesco Abbrescia (live electronics), Daniele Di Bonaventura (bandoneon), Livio Gianola (chitarra flamenco 8 corde), Emanuela Battigelli (arpa), Gabriella Mazza (voce), Marco Gamba (contrabbasso), Claudio Angeleri e Marco Giovanetti (pianoforte), Andrea Andreoli (trombone), Giulio Visibelli (sax tenore), Alessandra Doninelli (violoncello), Stefano Bertoli e Francesco D’Auria (batteria), Sergio Arturo Calonego (chitarra acustica), Paola Milzani, Elena Biagioni, Simona Zambetti e Caterina Comeglio (voci a cappella). A disposizione dei visitatori anche uno spazio multimediale appositamente allestito per la visione dei trailer dei film musicali realizzati da Alberto Nacci.
“Frames” traduce i suoni in immagine, rimodulando il “percepire soggettivo” di ognuno di noi e offrendo al visitatore la possibilità di cogliere l’oscillazione ritmica che svela la connessione quasi primitiva che ogni musicista instaura con il proprio strumento, quintessenza del concetto di libertà: un’esperienza multimediale unica, dove ogni frame in mostra non solo offre un racconto autentico della forza della musica, vero e proprio atto di liberazione dell’anima, ma va oltre l’immagine stessa, riuscendo a stimolare l’inconscio e a ricondurci a suoni, odori, emozioni e colori del nostro passato.
Alberto Nacci è nato a Trapani nel 1957, oggi vive e lavora a Bergamo. Già docente di Progettazione Sonora alle Accademie di Belle Arti di Bergamo e Brescia, dopo una lunga attività di musicista jazz (sax tenore e contralto) con numerose composizioni originali, produzioni discografiche e una ricca attività concertistica, si è dedicato alle relazioni fra suono e immagine con la produzione di docufilm di arte e cultura e opere di videoarte, con numerosi riconoscimenti in tutto il mondo: Hollywood, Los Angeles, New York, Philadelphia, Chicago, Bellingham, Londra, Parigi, Mosca, Madrid, Amburgo, Barcellona, Rotterdam, Amburgo, Milano, Roma, Torino, Melbourne, Calcutta, Osaka, Singapore. Ha realizzato numerose opere filmiche in collaborazione con importanti artisti internazionali: pittori, scultori, fotografi, musicisti, architetti. Dal 1996 è titolare di ajpstudios (info@ajp.it) specializzato nella produzione di docufilm di arte e cultura.