La guerra dei cieli si combatte a terra. E le vittime sono le tasche dei viaggiatori, che rischiano di restare sempre più vuote per il caro biglietti.
Si torna a discutere in Sicilia sul caro voli, con il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che attacca Ita Airways e Ryanair. La compagnia aerea irlandese da qualche settimana ha spostato i voli di Comiso a Trapani e Palermo dopo lo scontro con la Sac, la società aeroportuale di Catania che gestisce anche lo scalo ragusano.
Schifani non arretra di un millimetro su quello che secondo il governatore è un “cartello” tra la compagnia italiana e quella irlandese. Il tutto a danno dei siciliani. «Ita ha ritenuto di recuperare parte delle sue perdite sul sangue dei siciliani. Aspettiamo che arrivi Lufthansa per aprire un dialogo», ha detto Schifani, parlando in conferenza stampa a Palermo, assieme al management di Aeroitalia, la compagnia che dal primo giugno collegherà con tre voli giornalieri il capoluogo siciliano con Roma.
Nel mirino del governatore anche Ryanair: «Se Ryanair mi vuole incontrare mi scriva una lettera ufficiale, non faccia telefonate, e io la incontro. Ho toccato con mano come Ryanair abbia abbassato i prezzi: qualche giorno fa Ryanair offriva la tratta Palermo-Roma a 71 euro, mentre Ita a 260 euro. Ho comprato il biglietto di Ryanair per mia moglie. Mi auguro che un po’ il nostro atteggiamento abbia sortito qualche effetto a favore dei siciliani».
"Le nuove ali della Sicilia" è lo slogan della compagnia Aeroitalia che dal primo giugno opererà tre voli giornalieri e ogni giorno (alle 7, 11.30 e alle 18.40) per collegare Palermo con Roma-Fiumicino e viceversa (10.30, 14.50 e 22.20).
L'ad di Aeroitalia, Gaetano Intrieri, ha parlato degli obiettivi della compagnia in conferenza stampa, a Palermo, assieme al presidente della Regione siciliana Renato Schifani e a Vito Riggio, amministratore delegato di Gesap, la società che gestisce l'aeroporto "Falcone Borsellino".
"Nonostante le difficoltà incontrate ad operare nell'attuale regime di concorrenza, Aeroitalia è orgogliosa di iniziare le operazioni in Sicilia e di mettersi al servizio di un territorio di grande bellezza ed interesse, mantenendo l'italianità di un servizio di trasposto aereo e sempre fiera del tricolore sul timone di coda, che vuole continuare ad essere un punto di riferimento per tutti i nostri connazionali", ha detto Intrieri.
"Non posso che ribadire il mio grazie a Aeroitalia - ha affermato il presidente Schifani - So che su questa tratta la compagnia ha già venduto migliaia di biglietti e che il prezzo medio è inferiore a 100 euro. Non possiamo che ringraziarli. A me sta a cuore l'interesse dei siciliani e della Sicilia".
"Siamo contenti di vedere crescere l'offerta verso Roma-Fiumicino - ha aggiunto Vito Riggio - Grazie ad Aeroitalia, terzo vettore da e per la Capitale, a partire dal prossimo giugno, dallo scalo di Palermo ci saranno più opportunità per raggiungere Roma, e questo dovrebbe calmierare i prezzi dei biglietti".
Intanto il governo della Regione è pronto a ricapitalizzare Airgest, la società di gestione dell’aeroporto di Trapani che ha registrato una perdita di 2 milioni nel 2022, «ma lo faremo a certe condizioni», ha detto il presidente Renato Schifani, in conferenza stampa, a Palermo. «La riduzione delle perdite da 5 a 2 milioni ascia ben sperare - ha aggiunto Schifani - Vedo avvicinarsi la possibilità di accorpamento di Trapani a Palermo. Sono convinto della necessità di privatizzare, a Catania sono molto più avanti e il modello a cui guardo è quello. Palermo e Catania, del resto, gli ultimi grandi aeroporti in mano pubblica».