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11/05/2023 06:23:00

Operazione Alcatraz, annullato l'arresto di Sanfilippo

 Il Tribunale del Riesame ha annullato un altro degli arresti disposti nell’operazione “Alcatraz”, che ha portato alla luce un vero e proprio mercato clandestino al carcere “Pietro Cerulli” di Trapani, dove droga e telefonini entravano con troppa facilità grazie anche ad agenti corrotti.

Dopo la scarcerazione di Roberto Santoro e di Giuseppe Felice Beninati, adesso il Riesame, accogliendo il ricorso dell’avvocato marsalese Chiara Bonafede, ha annullato l’ordine di custodia cautelare anche per Antonello Sanfilippo, condividendo con il legale la mancanza dei “gravi indizi di colpevolezza” e delle esigenze cautelari.

Sanfilippo, comunque, rimane ugualmente in carcere perché sta scontando una condanna per fatti di droga (fine pena: febbraio 2025). L’operazione Alcatraz è stata condotta dai carabinieri e dagli agenti del Nucleo investigativo regionale della polizia penitenziaria. Ventidue arresti. In carcere anche un ex poliziotto penitenziario: Giuseppe Cirrone. Altri due suoi colleghi sono indagati. Un quarto, ritenuto il perno dell'attività corruttiva, Francesco Paolo Patricolo, è deceduto durante l'attività investigativa. Tra gli indagati anche l'ex comandante della polizia penitenziaria, Giuseppe Romano. Estraneo all'accordo corruttivo - telefonini e droga ai detenuti in cambio di denaro e prestazioni sessuali elargite, in particolare dalla compagnia di un recluso, è accusato di non aver denunciato il pestaggio subito da un recluso ad opera delle guardie. Dalle indagini è emerso che al Pietro Cerulli i detenuti vendevano telefonini e spacciavano droga. Chi voleva avere un telefonino doveva sborsare 400 euro. I pagamenti avvenivano attraverso la ricarica di carte pre-pagate intestate ai familiari dei reclusi coinvolti nel traffico. Una cinquantina i telefonini sequestrati durante le indagini. Dagli accertamenti è emerso che le Sim erano intestate ad extracomunitari che per pochi soldi fornivano le proprie generalità, a volte anche false, per l'attivazione della scheda. A disporre di telefonini non solo detenuti comuni ma anche persone ristrette nel reparto di Alta sicurezza, come Nicola Fallarino esponente della camorra e Davide Monti affiliato alla Sacra corona unita.