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11/05/2023 06:00:00

Che fine ha fatto il progetto Re-City Mozia del sindaco Grillo?

Non si può dire certo che gli Stati Generali dell’Export abbiano lasciato il segno a Marsala.

Un anno e mezzo dopo nessuno se ne ricorda. Perchè tutta quella visibilità e benefici alle imprese del territorio sbandierati dal sindaco Massimo Grillo non si sono visti. Un’enorme passerella, snobbata dalle imprese locali, che è servita a farsi vedere un po’. Poi nulla. Anche Lorenzo Zurino è scomparso. Accolto da Grillo come il guru dell’export e del facile successo, l’ideatore della kermesse, che si vantava di avere comprato l’isola Lunga (in realtà ne aveva solo pochi metri quadrati), non si è più visto. Oltre alle sviolinate per Zurino, delle iniziative di Grillo si ricordano anche altre due cose: l’imbarazzante lettera agli ospiti nella quale metteva a disposizione moglie e cognata per un tour per Marsala, e il progetto Re-City Mozia.


Ad ogni occasione, Grillo infilava questo progetto che avrebbe coinvolto Mozia e lo Stagnone. L’ha presentato nella conferenza stampa davanti ad un annoiato ex presidente della Regione Nello Musumeci e all’allora ministro degli Esteri Luigi Di Maio (sembra un secolo fa). Lo ripeteva ad ogni intervista. Ne parlò anche nei lunghi saluti iniziali durante gli Stati Generali. Mancava poco che qualcuno girasse col piattino in mezzo agli imprenditori per finanziare il progetto. E oggi? Nulla. Ma soprattutto non si è mai capito di cosa si trattasse, con esattezza.

Il progetto che aveva sbandierato Grillo si chiamava Re-City Mozia. “Un grande municipio su un’area così importante come il municipio di Mozia” diceva il sindaco. “Abbiamo già delimitato l’area per farla diventare una green city, una smart city ecosostenibile in cui speriamo di intercettare le migliori forze imprenditoriali del nostro paese”.

E’ il settembre 2021 e nei saluti iniziali degli Stati Generali Grillo presenta ad uno sparuto gruppo di ospiti di primo piano il progetto ideato con chi componeva la giunta young. Altra realtà scomparsa per Grillo.

“Abbiamo immaginato di lavorare ad una cittadella dentro la città. Ad un piccolo municipio dove la storia è stata capace di ripartire. Stiamo cercando di progettare nell’area di mozia una città smart. green, sostenibile. Lo facciamo nella riserva dello stagnone”.

 

 

 

Nessuno ci capisce molto.Vogliono costruire una cittadella a Mozia? Ma non è privata? E che c’entra con l’export. Ma qualche giorno dopo ecco un’altra conferenza al Comune in cui Grillo tira fuori un’altra sua creatura, che in realtà in questi due anni e mezzo ha infilato ovunque: Luci del Mediterraneo. “Con Luci dal Mediterraneo abbiamo già gettato le basi verso la costruzione di una cittadella ideale proprio in quell'area particolarmente simbolica, qual è la Laguna dello Stagnone”. Dice Grillo, che spiega: “Re City - Mozia sarà un vero e proprio laboratorio di cittadinanza attiva in cui la Giunta Young sperimenterà buone pratiche e nuovi modelli di comunità attenti al bene comune".

Tutto ciò viene annunciato nell’ambito di un progetto di monitoraggio satellitare e trapianto di posidonia oceanica in atto in quel periodo e che secondo il Comune “contribuiscono a rafforzare la validità del progetto di decentramento amministrativo “Re City – Mozia”, circoscritto ad una zona di particolare interesse naturalistico, storico e culturale che si vuole ulteriormente valorizzare ai fini ambientali e turistici”.


Ci pensano poi i ragazzi della giunta young a spiegare qualcosa in un video. Lo stagnone come luogo per attività artistiche e culturali, i pontili smart (ma ancora si deve capire come aggiustare quelli vecchio stampo), politiche green, il recupero di Isola Schola (l’unica di proprietà del Comune) e dei capannoni Nervi, parcheggi “green e smart”. Il video si conclude con l’appello a sostenere il progetto.

 

 

 

E oggi che ne è di tutto questo? Non si hanno notizie. Così come non si hanno notizie della giunta young, e dei benefici che gli Stati Generali dell’export dovevano portare al territorio.