Le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza lo hanno immortalato mentre si allontanava, indisturbato, dal tribunale, utilizzando una uscita laterale. Nonostante fosse menomato ad un braccio, con grande agilità ha scavalcato la recinzione. Ha attraversato la via XXX Gennaio, passando dall'ex bar all' angolo con corso Italia. Poi è sparito.
Emergono nuovi particolari sulla clamorosa fuga di un detenuto dal Palazzo di giustizia di Trapani di fatto diventato latitante. La serrata “caccia all'uomo”, infatti, almeno per il momento, non ha dato alcun risultato. Francesco Adragna, 35 anni, tuta rossa e un braccio ingessato, sembra essersi dissolto nel nulla.
Questa mattina, il fuggitivo, recluso nelle carceri di Agrigento, scortato dagli agenti della polizia penitenziaria, ha raggiunto il tribunale del capoluogo dove è imputato in un processo.
L'uomo, in attesa che iniziasse l'udienza, è stato fatto accomodare nella camera di sicurezza, al primo piano dell'edificio di via XXX Gennaio.
Da lì, dalla cella, però, - ancora non si sa come, ci sarà una indagine per far luce su quanto accaduto ed accertare eventuali responsabilità – è riuscito a tagliare la corda, eludendo la sorveglianza e facendosi beffa di tutti.
Scattato l'allarme, agenti della polizia penitenziaria, carabinieri e poliziotti, hanno avviato le ricerche. Tutte le udienze sono state sospese.
Il palazzo di giustizia è stato passato al setaccio. Ispezionati gli uffici, i bagni e gli scantinati. Francesco Adragna, però, si è volatilizzato. Fuga improvvisato o organizzata?