15,00 - Hanno atteso che salisse sull' auto della moglie. Poi carabinieri e agenti della polizia penitenziaria gli sono piombati addosso. Francesco Adragna ancora una volta ha tentato di fuggire, ma è stato subito bloccato e ammanettato.
La sua fuga è finita, nella notte tra sabato e domenica, nella frazione di Xitta. Qui nascosto dietro ad un cespuglio, il detenuto fuggito dal Palazzo di giustizia di Trapani ha atteso l' arrivo della moglie che lo ha incontrato per portargli beni di prima necessità.
Carabinieri e agenti del Nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria tenevano d' occhio familiari e amici dell' evaso. Hanno così scoperto che Francesco Adragna doveva incontrare la moglie.
Hanno pedinato la donna che li ha condotti nel luogo dell'appuntamento. Dopo la cattura del fuggitivo le indagini proseguono per verificare se nelle 40 ore di latitanza il pregiudicato ha avuto supporto logistico da qualcuno. Si cercano, insomma, eventuali complici. Non si esclude, pertanto, che la vicenda possa avere ulteriori sviluppi. Parallelamente procede anche l'inchiesta per ricostruire l' esatta dinamica di una fuga clamorosa e accertare anche eventuali responsabilità da parte di chi aveva in custodia Francesco Adragna che recluso nelle carceri di Agrigento era stato trasportato, sotto scorta, al tribunale di Trapani perché imputato in un processo per furto.
L'arresto di Francesco Adragna. Il video dei Carabinieri from Tp24 on Vimeo.
11,00 - “E’ finita alle 2.50 di stanotte la fuga di Francesco Adragna che venerdì mattina era evaso dal tribunale di Trapani dov’era stato condotto dal carcere di Agrigento per un’udienza. Il fuggitivo è stato rintracciato dalla Polizia penitenziaria e dai Carabinieri nelle campagne di Trapani, mentre s’incontrava con la compagna. Eravamo certi che sarebbe stato ripreso, ma mai come in questo caso non è tutto bene ciò che finisce bene”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“Facciamo i complimenti alle donne e agli uomini della Polizia penitenziaria, a cominciare da quelli del Nucleo Investigativo Centrale e dalla sua articolazione siciliana, ma anche a tutti gli altri impegnati nelle ricerche e in generale alle forze dell’ordine che hanno assicurato la cattura dell’evaso. Ma i problemi restano. E non si faccia alcuna caccia alle streghe. Ci sono enormi disfunzionalità di sistema, con carenze di ogni genere e disposizioni inattuabili che se si provasse ad applicare paralizzerebbero ogni attività”, aggiunge il sindacalista.
“Va ridotto il vuoto organico, che solo per la Polizia penitenziaria ammonta a 18mila unità, necessitano equipaggiamenti aggiornati ai tempi e adeguati agli attuali livelli criminali, servono moderni protocolli operativi e non si può continuare a rinunciare alla formazione e all’aggiornamento professionale. Lo sappiano il Governo Meloni, il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Giovanni Russo. Il resto è palliativo, ma se si dimenticasse per un attimo il linguaggio politically correct, si potrebbe ben dire aria fritta!”, conclude De Fazio.
09,00 - E' finita la fuga di Francesco Adragna, il detenuto che venerdì era riuscito a scappare dal Tribunale di Trapani, dove si trovava per un'udienza. E' stato preso a Xitta, frazione di Trapani alle due e trenta di questa notte. Si era dato appuntamento in gran segreto con la moglie, ma i Carabinieri erano riusciti a scoprire dell'incontro segreto e si sono fatti trovare sul posto.
Il detenuto di 35 anni venerdì era riuscito ad eludere il controllo della polizia penitenziaria evadendo dal palazzo di giustizia di Trapani dove era stato condotto dal carcere di Agrigento per essere processato.
L'uomo è stato fermato nel corso di un'operazione congiunta del nucleo investigativo regionale di polizia penitenziaria e dei carabinieri che lo hanno rintracciato seguendo la moglie. L'arresto è avvenuto alle 2,50 nelle campagne della frazione di Trapani, dove Adragna vagava, probabilmente in attesa di incontrare la donna. È stato subito condotto nel carcere Pietro Cerulli di Trapani.