La terza sezione penale della Corte di Appello di Palermo lo scorso 15 maggio 2023 ha confermato la sentenza di primo grado che era stata emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Marsala, Andrea Agate, a luglio 2021, a carico di Giuseppe Sechi, 57 anni, difeso dall’avvocato Gianfranco Zarzana.
Sechi in primo grado era stato condannato a tremila euro di multa, per il reato di diffamazione aggravata, con la sospensione condizionale della pena, oltre al risarcimento del danno, ed alle spese per la costituzione di parte civile, in favore di Salvatore Gino Gabriele, ex sindaco di Pantelleria ed attuale presidente del Parco Nazionale Isola di Pantelleria, che si è costituito parte civile con il patrocinio dell’avvocato Antonio Consentino.
La Corte di Appello palermitana ha revocato il beneficio della sospensione condizionale della pena disposta in primo grado in favore di Giuseppe Sechi, il quale è stato anche condannato al pagamento delle ulteriori spese sostenute dalla parte civile per il secondo grado del processo.
Giuseppe Sechi, il 4 marzo del 2018, comunicando con più persone aveva offeso la reputazione di Gino Salvatore Gabriele mediante la pubblicazione sulla bacheca del profilo Facebook del giornale on line Pantelweb, accessibile a tutti gli utenti, di commenti nei quali il Gabriele veniva apostrofata con aggettivi del tipo “pluricondannato … fascio comunista”, con l'aggravante di avere attribuito alla persona offesa dei fatti determinati e con un “potente” mezzo di pubblicità quale il social network Facebook.
Il termine “pluricondannato”, a processo, anche documentalmente, non era risultato rispondente alla realtà, mentre riguardo alle parole “fascio comunista”, il giudice monocratico ha ritenuto che non ci fossero gli estremi per la diffamazione aggravata.
“Esprimiamo soddisfazione per la conferma della sentenza di appello - afferma l'avvocato Consentino - anche in ragione dell’attuale pendenza avanti al Tribunale penale di Marsala di altro procedimento a carico del Sechi, sempre per diffamazione aggravata, oramai in “dirittura d’arrivo”, nel quale Salvatore Gino Gabriele si è costituito parte civile. Adesso attenderemo il deposito della motivazione che avverrà entro 90 giorni dalla pronuncia della Corte, dopo di che, se del caso, valuteremo di agire anche nella competente sede civile per gli ulteriori danni cagionati dal Sechi nei confronti del mio assistito, non oggetto di risarcimento in sede penale”.