Trapani 23 maggio 2023 – «Il sindaco uscente, sulla via del ravvedimento elettorale, ha deciso di trasferire in comodato d’uso gratuito all’Università di Palermo, la struttura di via Salemi, da ultimo utilizzato in emergenza Covid come hub vaccinale, ma in destinazione d’uso originaria rivolta a progetti e interventi rivolti ai migranti».
«Novello Saulo, il sindaco uscente è rimasto folgorato sulla via dell’istruzione universitaria che egli, con sprezzo degno di miglior causa, indicò compito dello Stato, mentre ai comuni spetterebbe solo la competenza su quella primaria. Sue affermazioni e convinzioni, vergate nero su bianco in un comunicato di tre anni fa, quando ebbe a criticare la sentenza della Corte d’Appello di Palermo che condannava il Comune di Erice, socio (fondatore, sic!) del Consorzio Universitario di Trapani, per il mancato versamento delle quote annuali dovute per statuto. Esito finale, quella sentenza, di anni di disimpegno del Comune di Erice nei confronti dell’Università e della battaglia politica di Tranchida, e dei suoi giannizzeri, contro il Consorzio Universitario».
«Una guerra di dichiarazioni e carte bollate avviata con la delibera del 30 agosto del 2012, quando la giunta ericina, all’epoca in cui Tranchida era sindaco, dimezzò da 100mila e 50mila euro il contributo annuale. Il disimpegno progressivo ha condotto il comune di Erice, poi passato alla sindacatura Toscano, fino alla chiamata in giudizio da parte dello stesso Consorzio. Tranchida e soci, insomma, hanno ostacolato in tutti i modi l'Università a Trapani, bollandola con il poco elegante epiteto di “laureificio” e indirettamente insultando l’intero corpo docente e quanti hanno centrato l’obiettivo dell’agognato titolo di studio».
«Tranchida per anni ha ostacolato lo sviluppo del Polo Universitario a Trapani, trovando rinnovato interesse solo quando s’è prospettata l’ipotesi di realizzazione di un campus universitario in sinergia con impresa privata (ma per altro con la Garanzia di quello stesso Consorzio che ha aspramente osteggiato), e più recentemente è cresciuto l’attivismo in questi mesi di preparazione alla campagna elettorale e, colpo di teatro, appena ieri con l’ultima magnanima “elargizione” della struttura di via Salemi».
«Dal canto mio mi propongo di sviluppare realmente l’Università a Trapani, e di farlo con serietà e programmazione, avendo già avuto la pregressa esperienza nell’amministrazione dell’Università di Pisa, dove mi sono laureato, e vivendo sulla mia pelle di universitario prima, ed ex universitario poi, le tante difficoltà dei nostri giovani. Esperienze ed esigenze che non possono essere rappresentate dall’amministrazione uscente, che non ha la minima idea di cosa si parli, per assenza di strumenti culturali e per evidente inclinazione. L’Università e i nostri giovani studenti sono la ferita aperta più dolorosa della nostra terra, e Tranchida è la causa principale del mancato sviluppo del tema in questo territorio».