“Vi avverto che vivo per l'ultima volta. Noi e Anna Achmatova” è il nuovo libro di Paolo Nori,
dedicato alla vita incredibile di una delle più importanti poetesse russe del ‘900. Scrittore e traduttore italiano, Nori è uno dei massimi conoscitori della letteratura Russa e dal 2018 è professore alla Libera Università IULM di Milano. Martedì, prossimo, 30 maggio, nel Convento del Carmine (ore 18), si terrà la presentazione del libro di Paolo Nori, la cui introduzione sarà curata dalla dirigente scolastica Vita D'Amico. L’incontro, organizzato dalla locale Libreria Mondadori, si avvale del patrocinio del Comune di Marsala.
Scrittore di libri iconici come “Bassotuba non c'è”, Nori è venuto alla ribalta della cronaca per essere stato “censurato” dall’Università Bicocca di Milano. Dopo averlo invitato a tenere un ciclo di lezioni su Dostoevskij, alla luce della guerra tra Russia e Ucraina l'Ateneo annullava gli incontri per "evitare ogni forma di polemica".
Dopo essere entrato in quella di Dostoevskij, con il suo nuovo libro Nori entra nella vita della poetessa Anna Achmatova, nata nella regione di Odessa (Ucraina) nel 1889 e morta in Russia nel 1966. Diventata, durante la Seconda guerra mondiale, la voce più popolare della Russia sotto l'assedio nazista, fu in seguito messa al bando e sorvegliata. Non smise mai di scrivere, neanche quando la sua poesia si poteva soltanto passare di bocca in bocca. Nell'avvicinare Anna Achmatova a noi come siamo diventati, e noi alla Russia come è diventata, Nori fa in modo che ci troviamo di fronte a un'urgenza crudele, a una figura che ci guarda, ci riguarda, e ci tocca più forte dove siamo ancora umane creature.