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02/06/2023 06:00:00

Marsala. Cinque ore di consiglio comunale per parlare di... lampadine e plafoniere

 Più di cinque ore di seduta di consiglio comunale a Marsala, gli argomenti più importanti sono legati alle lampadine, alle buche, alla plafoniera, visione miope di un consiglio che guarda ovviamente al singolo consenso.

Perchè è inutile negarlo, con le potature, con la riparazione di una buca, il cambio di una lampadina loro ci fanno il punto di forza per la prossima tornata elettorale. Questa è la politica che si fa a Marsala, hanno ragione a dire che sono rappresentanti dei cittadini ma se questo significa rappresentare buche e lampioni non c’è bisogno di loro. Per alzare il livello, magari, bisogna affidarsi al mese mariano, peccato sia finito.
Oppure sconfinare nel becero populismo e farsi fotografare in via Istria, scimmiottando I Fenici, la cittadinanza ringrazia e auspica trovarli a raccogliere erbacce pure ad Amabilina.


Tornano in Aula i vecchi problemi legati all’edilizia scolastica, al parcheggio comunale interamente vandalizzato, alla pista ciclabile che sarà il prossimo delirio della città, al decoro urbano, spazzatura.
Interrogazioni, risposte, speranze e non soluzioni. Unica certezza meno due anni al voto.

Spesso il consiglio comunale si pone in maniera strumentale nei confronti di una amministrazione, che in ogni caso è presente in Aula e risponde. Certo, non risponde come un jukebox, non esce la canzone a richiesta dei consiglieri.

E ha ragione l’assessore Michele Milazzo: “E’ arrivata questa amministrazione e oggi cresce pure l’erba. Prima non esisteva, abbiamo questa grande capacità. Vi ringrazio. Parliamo però con serietà e di fatti reali, il problema del verde non è solo della scuola Verdi e nemmeno del Baglio Sansone”. Per il Comune, dice, l’investimento per il verde pubblico era di 24 mila euro nel 2019 (amministrazione Di Girolamo) e 96 mila nel 2023 (amministrazione Grillo).

In giunta siede Ivan Gerardi, che non si è mai dimesso da consigliere comunale, doppio ruolo e doppia funzione. Un esempio di rappresentanza istituzionale, la sua risposta sul “palo di via Mazara” forse riferito all’illuminazione. Tre mesi, dice, di suo mandato e grandi opere realizzate. Manco Super Mario, siamo ai super poteri.
Gerardi sfida il consigliere Pino Carnese sul dove si trovi il Centro Elios: “Mi sembra che… sono rammaricato e commosso per le sue dimissioni da presidente della commissione dei Servizi Sociali”.
L’assessore come un bullo affonda contro Carnese, il tono non è consono nemmeno all’Aula ma solo ad un bar di quinta periferia. E’ questo l’esempio di assessore a Marsala, imposto da Enzo Sturiano e sposato dal sindaco Massimo Grillo. Onestamente sembra un film dell’horror.
Poi parte all’attacco di Elia Martinico, sulla questione dei semafori: “Le do tutte le informazioni così lei si può recare “nella” contrada Strasatti con un sorriso in più”, a sorridere meno sono gli insegnanti della lingua italiana.


Guai ad interrogare l’immenso assessore Gerardi, le risposte rasentano l’ironia e il sarcasmo. La negazione della politica. Il dispensatore ne ha per tutti, anche per Pino Ferrandelli: “Il suo cavallo di battaglia è il “palo di via Mazara”, poi sul decoro pubblico: “Mettete i soldi e noi acquistiamo tutti i semafori che vogliamo, pure per il decoro”.
Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo, l’assessore che ci vorrebbe in ogni giunta. Per essere bocciati alle prossime elezioni comunali.