Una sentenza della Corte di Cassazione dà ragione ai residenti di un comune italiano, nello specifico in provincia di Brescia, e dà il via libera ai risarcimenti per i danni causati dalla musica ad alto volume proveniente dai locali della movida.
La sentenza della Suprema Corte di Cassazione la n°14209 del 23 maggio scorso riforma delle sentenze precedenti e dà regione a dei coniugi residenti in un centro storico condannando il Comune di appartenenza, sia al risarcimento dei danni causati da intollerabili immissioni acustiche, sia a prendere dei provvedimenti, che un ulteriore sentenza formulerà in merito, per limitare le immissioni provenienti dalle strade comunali della movida nel centro storico, entro le norme di legge.
"Finalmente noi sfortunati abitanti del centro storico, possiamo fare causa al Comune di Trapani - scrive il signor Lisciandra che abita nel centro storico di Trapani -.
Ecco cosa stabilisce la sentenza dei giudici della Suprema Corte:"....la tutela del privato che lamenti lesione, anzitutto, al diritto alla salute costituzionalmente garantito e incomprimibile nel suo nucleo essenziale (art.32 Cost.) ma anche del diritto alla vita familiare, convenzionalmente garantito (art.8 CEDU) e della stessa proprietà, cagionata dalle immissioni (nella specie acustiche) intollerabili, ex art.844 c.c. provenienti da area pubblica (nella specie, da una strada della quale la Pubblica Amministrazione è proprietaria), trova fondamento, anche nei confronti della P.A..... La P.A. stessa, infatti, è tenuta ad osservare le regole tecniche o i canoni di diligenza e prudenza nella gestione dei propri beni, e, quindi, il principio di neminem laedere, con ciò potendo essere condannata sia al risarcimento del danno patito dal privato in conseguenza delle immissioni nocive che abbiano comportato la lesione di quei diritti, sia la condanna ad un Facere, al fine di riportare le immissioni al disotto della soglia di tollerabilità....".
E il signor Lisciandra lancia un invito ai cittadini del centro storico di Trapani. "Invito tutti gli ultimi residenti del centro storico di Trapani, che fino alle tre di notte subiscono il caos nelle vie ove insistono i locali (non controllati) ad iniziare a fare causa civile al Comune di Trapani, basta munirsi di una perizia da parte di un perito o ingegnere sulle emissioni acustiche che si rilevano dalla propria casa", conclude.