Il Tribunale civile di Marsala ha condannato il Comune di Petrosino a risarcire i danni subiti da una cooperativa di assistenza sociale.
Rigettando, infatti, tutte le domande formulate dal Comune che, nel 2020, aveva citato in giudizio una delle coop del terzo settore, chiedendo la risoluzione del contratto d’appalto per asserite inadempienze nell’espletamento del servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione, invocando la condanna della società al pagamento di 250 mila euro a titolo di risarcimento danni. Ma il giudice civile, accogliendo le argomentazioni degli avvocati palermitani Francesco Davide Di Fresco e Calogero Di Stefano, ha sentenziato la correttezza dell’operato della cooperativa che eseguiva l’appalto, evidenziando, tra l’altro, che la contestata carenza del titolo di assistente all’autonomia e alla comunicazione in capo alle operatrici impiegate nello svolgimento del servizio nelle scuole gestite dal Comune, nel triennio 2015/18, non fosse censurabile.
Ciò in quanto questa figura professionale, in Sicilia, era stata disciplinata, per la prima volta, soltanto con un Decreto Assessoriale regionale del 19 luglio 2017 e i relativi corsi di formazione specifici erano stati introdotti dopo la sua entrata in vigore. Quindi, trattandosi di normativa sopravvenuta rispetto al momento di esecuzione dell’appalto, non poteva ritenersi applicabile al caso oggetto di giudizio. Per la sentenza, gli avvocati Di Stefano e Di Fresco hanno, pertanto, espresso “grande soddisfazione”, soprattutto in considerazione del fatto che le argomentazioni difensive sviluppate, “frutto – spiegano i legali - dell’attenzione prestata ai dettagli e dello scrupoloso esame degli atti e della documentazione processuale”, sono state poi “integralmente condivise” dal Tribunale e trasposte nella sentenza conclusiva del giudizio, “rendendo giustizia” alla cooperativa sociale.