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07/06/2023 06:00:00

  Funivia e tassa sui rifiuti. Non si fermano le polemiche ad Erice

Non si fermano le polemiche ad Erice per le nuove tariffe della Funivia. E adesso c'è anche la questione della Tassa sui rifiuti ad alimentare lo scontro tra amministrazione e opposizione.

Nei giorni scorsi il consiglio comunale di Erice ha approvato le nuove tariffe della funivia. La società che gestisce la funivia, infatti, è “partecipata”, cioè di proprietà del Comune al 50% e l’altro 50% del Libero Consorzio.


I consiglieri di maggioranza hanno approvato, in sostanza, un aumento dei biglietti di 1,50 euro, portandoli da 9,50 a 11 euro, ma che riguarda solo i non residenti in provincia di Trapani. Cioè i turisti. Inoltre è stato deciso che, in occasione di manifestazioni organizzate dal Comune, ci saranno 25 ingressi gratuiti alla funivia. Per l’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Daniela Toscano, questo provvedimento dovrebbe aiutare a rimettere a posto i conti e permettere, soprattutto, di prolungare il servizio per la stagione estiva.
Per l’opposizione, che non ha approvato la delibera, il provvedimento è illegittimo, come ha spiegato la consigliera Simona Mannina ai microfoni de Il Volatore di Rmc 101.

 

 

 


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“E’ stata prevista la gratuità del biglietto per 25 utenti giornalieri qualora ci fossero manifestazioni organizzate dal comune. Su questo ci sono state tante polemiche perchè ad avviso dell’opposizione, si lascia troppa discrezionalità alla politica, la giunta dirà chi prenderà gratis la funivia” ha detto la consigliera.
C’è da dire che sulle vicende della Funivia di Erice c’è stato un interessamento della Guardia di Finanza e della Procura con un’indagine che ha coinvolto anche la sindaca Daniela Toscano e il commissario dell’ex Provincia Raimondo Cerami (qui raccontiamo tutta la vicenda). La stessa Procura ha chiesto l’archiviazione. Al centro delle indagini ci sono le denunce e le dichiarazioni dell’ex direttore generale della società, Germano Fauci, ascoltato ben tre volte dalla Guardia di Finanza. In particolare, la Finanza ha puntato i riflettori sulla modifica dello statuto dell’ente, che ha sostituito il consiglio di amministrazione con un amministratore unico.
L’ex direttore Fauci ha messo a verbale una serie di dichiarazioni che raccontava una serie di pressioni sui biglietti. Questi e altri aspetti nella gestione della FuniErice sono stati motivi di scontro tra Fauci, pian piano demansionato, e l’amministrazione comunale.


“L’ex dg aveva bloccato negli anni questi provvedimenti, adesso è stata autorizzata la modifica dalla maggioranza che non si è resa conto di quello che ha votato. L’ho ritenuto un atto illegittimo. Dicono che la modifica della tariffa serva ad aumentare l’orario di apertura. Ma voglio capire se questo porta all’equilibrio contabile. Questo non lo possiamo sapere perchè non c’erano documenti contabili” aggiunge Mannina.


Queste, invece, le dichiarazioni del consigliere Michele Cavarretta, consigliere del gruppo misto, dopo l’approvazione dell’emendamento che vede un aumento nel solo prezzo del biglietto dei turisti.


“La questione è semplice: nell’ultimo consiglio comunale è stata approvato l’emendamento che vede un aumento di € 1,50 nel prezzo della funivia. Un aumento che, però, è solo ai danni dei turisti.
Si tratta di danni perché si incentiva – come ha dichiarato il consigliere Cavarretta – ad un uso delle autovetture: se una famiglia composta da quattro persone decide di utilizzare la funivia dovrà pagare € 44.00, a cui va aggiunto il prezzo del parcheggio nella zona della Funivia, e, ovviamente, il turista che avrà a disposizione un proprio mezzo deciderà di recarsi al borgo ericino utilizzandolo, evitando così di pagare un prezzo al dir poco eccessivo. Ero favorevole ad un contenuto aumento dei prezzi, quando si parlava di soli 0.50 centesimi: tutto è aumentato ed è giusto, per il bilancio comunale, affrontare le spese ma con moderazione e onestà nei confronti dei turisti”.

Dal canto suo la sindaca Toscano, già nell’immediatezza del voto ha ringraziato la maggioranza e criticato l’opposizione. Soprattutto la consigliera Mannina: “La posizione che non accetto e non comprendo è quella della consigliera Mannina che, dopo averci allietato con le sue buone intenzioni nel corso degli anni, ha deciso di abbandonare l’aula in fase di votazione, lasciando da soli, dopo una dura battaglia, i due colleghi del gruppo Progetto per Erice (che, immagino, non possano aver gradito…) evitando di assumersi le proprie responsabilitá magari per evitare il giudizio dei cittadini in caso di votazione negativa della proposta di delibera”.

Intanto non c’è solo la questione funivia ad infuocare il dibattito ad Erice. Ieri in consiglio comunale si è parlato di Tari, la tassa sui rifiuti. Il consigliere Vincenzo Maltese, di Fronte Comune, nel corso della seduta di ieri, ha proposto di ridurre del 40% la tari per quelle famiglie aventi reddito familiare complessivo fino a 12 mila euro e del 30% per coloro che sono costretti a vivere almeno 6 mesi continuativi fuori sede.
Sottoscrittori della proposta anche Simona Mannina, Piero Spina e Ruggero Messina.
La proposta ha provocato non poca tensione all'interno della maggioranza che ha sospeso la seduta del consiglio comunale dopo che il consigliere Maltese ha illustrato la sua proposta e successivamente fatto cadere il numero legale, non presentandosi in aula per l'appello, impedendo di fatto il prosieguo dei lavori.


Dopo la ripresa dei lavori il consigliere Messina si aggrega alla maggioranza proponendo un emendamento all'emendamento del consigliere Maltese. Tale emendamento prevede di scendere al 20% ( anziché il 30% proposto da Maltese) la riduzione per i fuori sede e di eliminare le agevolazioni per le famiglie a basso reddito ( dai 7.000 ai 12.000 euro).
Durante la seconda parte della seduta consiliare, l'amministratore ha proposto ai consiglieri l'approvazione delle nuove tariffe TARI che di fatto vedono lievitare quella delle utenze domestiche del 5/7% e quella delle utenze non domestiche del 12%, a fronte di un aumento del costo del servizio di circa 75.000€. A fare aumentare ulteriormente la parte variabile della tariffa sono gli interventi di bonifica delle micro discariche sparse per il territorio comunale.


Il consigliere Maltese ed il gruppo consiliare Progetto per Erice, hanno votato contro questa proposta, evidenziando come, contrariamente da quanto previsto da ARERA, l'aumento dei costi non sia giustificabile né attraverso miglioramenti del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, né con strategie di rafforzamento sul profilo infrastrutturale del settore utile al riciclo.
"Mancano politiche di incentivazione e attivazione di miglioramento della qualità del servizio reso agli utenti e, diversamente da altri comuni, come ad esempio quello di Favignana, non esiste alcun regolamento per la definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti" afferma il consigliere Maltese, "non si comprende", continua, in che modo questa Amministrazione intenda gestire il servizio, in futuro, al fine di ridurre le tariffe che di fatto continuano ad aumentare ed a farne le spese sono solamente i cittadini ericini. Mi chiedo perchè ad Erice, nonostante l'aumento in percentuale della raccolta differenziata, non si riesca ad ottenere una riduzione della tariffa o quantomeno mantenere l'attuale piano tariffario".