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09/06/2023 15:38:00

Tony, il padre di Denise: "Voglio un confronto pubblico con Piera Maggio"

Torna a parlare Tony Pipitone. Il padre di Denise Pipitone, scomparsa nel nulla a Mazara nel 2004, chiede un confronto con l'ex moglie e mamma di Denise, Piera Maggio.  

La bambina sparita è nata da una relazione tra Piera Maggio e Piero Pulizzi, ma questo si seppe soltanto dopo il sequestro.

Tony Pipitone è ancora legalmente a tutti gli effetti il padre di Denise.

Ecco cosa scrive:

La mia vita è segnata da un filo indissolubile… che conduce me ed il mio cuore alla mia dolce Denise.
Io sono stato, sono e sarò, per sempre, il padre di quella dolce bimba che il primo settembre 2004 è stata strappata all’amore dei suoi cari.
Non ho, mai, cercato clamore, visibilità mediatica né la cerco adesso.
Mi trovo, mio malgrado, incastrato in una triste guerra fatta di parole sbagliate, di giudizi dettati da rancore e da cattiveria.
Tutto ciò a me non appartiene! Per questo devo, spero per l’ultima volta dei chiarimenti .
A chi mi dice che io non ho cercato mia figlia rispondo, che l’ho sempre fatto…. La mia voce era ed è quella dei magistrati e del mio legale che mi ha rappresentato nei tre gradi di giudizio.
A chi mi accusa di non essere stato visibile, mediaticamente, rispondo che superare il trauma del tradimento, perché di tradimento si è trattato, e dell’inganno, perché scoprire che la propria moglie , contrariamente a quanto raccontato, non è ricorsa alla procreazione assistita ma ha generato tua figlia con un altro uomo è un inganno anche se proviene da Piera Maggio , non è stato facile… ho pensato di non farcela , di non potere andare avanti… mi mancava il fiato e la vita mi sembrava inutile.
Ero rimasto da solo e mi sono affidato alla giustizia.
Nonostante ciò non ho puntato il dito contro nessuno e non ho chiesto l’addebito della separazione….. cosa che avrei potuto farlo.
Sono stato composto e moderato.
E finchè non ho avuto la forza di esprimere i miei sentimenti tutto andava bene.
Il mio silenzio era quello che si voleva.
Da qualche anno ho deciso di espormi pubblicamente!
Ciò è un mio sacrosanto diritto che non può e non deve essere limitato da alcuno.
Pertanto, se decido di raccogliere fondi per la ricerca di mia figlia lo faccio perché ne ho il diritto;
se decido di fare un appello o una segnalazione la faccio perché ne ho il diritto;
se decido di aprire una pagina social per mia figlia lo faccio perché ne ho il diritto…. e non , di certo, perché si sta disputando una gara o recitando un copione teatrale.
Pretendo che la mia storia, la mia vita personale i miei più intimi problemi personali non vengano utilizzati, gestiti senza il mio consenso come fino ad ora è stato fatto.
Io non voglio e non tolgo meriti ad alcuno ,voglio e pretendo di essere rispettato come persona, come uomo e come padre.
Padre si.. perché lo sono , sempre, stato anche con Kevin…
Il primo motorino, il giubbotto in pelle tanto desiderato, i primi regali alla fidanzatina o le scarpe che gli piacevano, sono stati comperati da me con tanto amore.
Elencare ciò è mortificante ma lo devo a me stesso perché sono esposto ad una gogna mediatica che non mi merito.
Il mio sostegno a Kevin c’è stato finchè, trasferitosi al nord, ha trovato lavoro.
Mio figlio lavorava e si stava realizzando come uomo.
Oggi mi ritrovo senza lavoro ciò in conseguenza del pignoramento del mio misero stipendio di soli 500,00 euro.
Vendetta, ripicca….. ? O solo miseria e grande tristezza …. come definire tutto ciò…?! .
Io, comunque, nonostante tutto e tutti , andrò avanti con la testa dritta , le spalle larghe e le braccia protese verso la speranza di riabbracciare entrambi i mie figli Kevin e Denise.
Oggi , anche grazie a mi moglie Marisa sono un uomo più consapevole, anche delle mie debolezze. Desidero, soltanto, la verità nel rispetto delle vite e dei sentimenti di ognuno di noi.. convinto che il rancore non conduca a niente e, soprattutto, non aiuti la ricerca.
SONO PRONTO AD UN CONFRONTO DIRETTO E PUBBLICO CON LA SIG.RA PIERA MAGGIO.

Tony Pipitone