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10/06/2023 06:00:00

Trapani. Una replica dei tecnici precari Covid, sull’”assunzione” e i nostri titoli

Con la presente, il sottoscritto, Picone Giacomo, rappresentante dei precari ruolo Tecnico e Amministrativo dell'Asp di Trapani, chiede alla Vostra spettabile Redazione di provvedere alla rettifica del titolo che accompagna sia il vostro articolo pubblicato su tp24.it del 08/06/2023 , sia il video pubblicato sulla piattaforma Vimeo.

Come è a voi noto, il sottoscritto, insieme ad un gruppo di colleghi informatici ed ingegneri, in data 7.06.2023, ha partecipato ad un sit-in di protesta tenutosi davanti la sede dell'Asp di Trapani, per fare sentire la loro voce contro l'ingiusta esclusione dalle proroghe perpetrate ai loro danni.
Ebbene, intervistato in quella data da un vostro collaboratore di Tp24, il sottoscritto non ha mai usato l'espressione "vogliamo essere assunti", che invece è stata riportata non solo come titolo dell'articolo, sopra indicato, ma anche ripresa, inserendola sempre come titolo, per il video pubblicato su Vimeo.


Inoltre, si rappresenta, per puro dovere di informazione, che nel corpo del medesimo articolo sono riportate alcune inesattezze, frutto probabilmente di una non adeguata conoscenza dell'argomento oggetto della protesta. In primis, non si chiede l'assunzione, termine tecnicamente ben diverso da quelli utilizzati, che sono invece "reintegro" o "riammissione". Ed infatti, come è stato più volte ribadito in quella sede, ed anche in altre, si chiede la possibilità di essere riammessi in servizio, nelle more che si attivino le procedure di stabilizzazione previste per legge; secondariamente, come già espresso dalla Legge 198/22, la stabilizzazione avverrà tramite prova selettiva, così come previsto dalla cosiddetta Legge Madia.

Per cui, non si tratta di una "anomalia siciliana" - considerazione del tutto autonoma riportata dal giornalista (peraltro non espressamente nominato da questa testata giornalistica) nell'articolo in discussione, bensì di un percorso di stabilizzazione che riguarda tutti i lavoratori, siciliani e non, che si trovano nello status di lavoratori precari. Anche perché le leggi sopra citate hanno valenza nazionale e dovrebbero applicarsi sull'intero territorio.
In conclusione, si reitera la richiesta di rettifica avanzata, modificando sia il titolo dell'articolo sia il titolo del video da voi pubblicati e si invita codesta Redazione a voler inserire, pubblicandole on line, le precisazioni testé indicate.
Confidando in vostro positivo sollecito riscontro e, soprattutto, in una rilettura dell'intervista da me rilasciata, si porgono distinti saluti.


Giacomo Picone

 

Gentile Picone, Abbiamo perso il conto di tutte le volte che abbiamo dovuto spiegare la funzione di un titolo, il ruolo dell’informazione, che non si limita a dare voce ma anche ad interpretare, e perchè non firmiamo gli articoli. In ogni caso, cercheremo di essere brevi, dicendole che un titolo è, appunto, un titolo. Ha la funzione di fare sintesi, di attirare l’attenzione, e riassumere quello che legge nell’articolo. Bene, se la vostra posizione, come spiega in questa replica, è che “si chiede la possibilità di essere riammessi in servizio, nelle more che si attivino le procedure di stabilizzazione previste per legge”, il vostro desiderio non può che essere quello di essere assunti, per farla breve. Il senso è quello. Oppure, visto che ci contesta il titolo, adesso, dovremmo scrivere che non volete essere assunti? Per quanto riguarda le altre questioni, pur essendo vicini a tutti i lavoratori che chiedono il rispetto dei propri diritti, non ci tiriamo indietro nel constatare l’anomalia di un doppio binario che si sta seguendo nella sanità siciliana che rischia di creare una “guerra tra poveri” (anche questa è un’espressione di sintesi, non ci sono guerre né conosciamo le vostre dichiarazioni dei redditi), tra chi con procedure sbrigative è stato “assunto” durante la pandemia e chi, nonostante prove, esami, e interminabili concorsi, aspetta ancora di essere chiamato. Il tutto non per colpa vostra, ma di una classe politica che si ciba del bisogno della vostra e di altre categorie. Sul perchè non firmiamo gli articoli troverà qui una risposta.

La redazione