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15/06/2023 09:42:00

Segesta, i simboli del sacro: si conclude il 17 giugno con seminario gratuito e spettacolo

Il prossimo 17 giugno si terrà l'ultimo appuntamento gratuito per il progetto "Segesta incontra le culture. I simboli del sacro", un piano di engagement ideato e organizzato da CoopCulture - gestore dei servizi aggiuntivi di Segesta - con la direzione del parco archeologico guidato da Luigi Biondo.

Il progetto si propone di raccontare il contatto e l'interscambio tra culture diverse e distanti, ma eredi del grande mondo mediterraneo. Il progetto si è concentrato sul periodo normanno in Sicilia, quando si insediò nell'isola una comunità a forte prevalenza islamica, con l’obiettivo di disegnare un nuovo itinerario di visita sui simboli del sacro, a partire dalla moschea, dell'imponente tempio dorico e dalla piccola chiesa di San Leone.
Sono tre gli appuntamenti messi in programma, nella sala didattica, inaugurati il 22 aprile scorso, giornata dedicata alla letteratura, al paesaggio e alla religione con due docenti dell’Università di Palermo: Gianluca Saitta (“Le rappresentazioni del paesaggio e della natura nella poesia araba di Sicilia”) e Marco Di Donato (“Islam religione dell’occidente: teologia e violenza, sacro e profano”).

Durante la seconda giornata di studio – lo scorso 6 maggio - si è affrontato il tema delle modalità espressive e dell’uso della voce tra preghiere islamiche e rituali cristiani d’Oriente, con altri due docenti dell’Università di Palermo, Maria Rizzuto (“Suono, parola e pratiche rituali nell’Islam”) e Girolamo Garofalo (“Voce, spazio e movimento tra Islam e Cristianesimi d’Oriente”). Nel pomeriggio, inoltre, in collaborazione con l’Officina di Studi medievali, si è svolto un laboratorio di scrittura araba tenuto da Yousra Haddaoui, cultrice di Lingua e letteratura araba, docente dell’Institut Bourguiba des Langues vivantes a Tunisi.

L’ultimo incontro, il 17 giugno
, avrà come protagonisti Archeologie e Corano, con Patrizia Spallino (“Il Corano e gli Arkan al-Islam. Testo sacro e precetti”) e Alessandra Molinari (Roma Tor Vergata) su “Musulmani e cristiani a Segesta in età normanno-sveva: monumenti, necropoli e cultura materiale”.

Il progetto si chiuderà alle ore 17.00 con lo spettacolo "Siqiliya - danza e poesia dalla Sicilia araba" dell'associazione Hathor (regia e coreografia di Helena Russo) sempre in collaborazione con l’Officina di studi medievali. Sarà un viaggio nella Sicilia e nel Mediterraneo arabo-medievale, attraverso gli occhi e le parole dei viaggiatori dell’epoca. I danzatori: Helena Russo, Concetta Giliberto, Giovanna Mineo, Monica Planas Larrosa, Marianna Battaglia, Maria Tuttoilmondo; Vito Amato al tamburo a cornice.

Il nuovo percorso di visite guidate sarà disponibile da luglio e condurrà a zone del parco archeologico che non fanno parte dell'abituale percorso di visita. Il progetto è tassello di un progetto più ampio del Gal Elimos - "Siqiliyyah gannat al-'ard La Sicilia è il giardino paradiso in terra", progetto "INCULTUM Visiting the margins" finanziato con fondi Horizon 2020 - che punta alla valorizzazione del patrimonio culturale, materiale ed immateriale, di tradizione islamica nel Trapanese. Il progetto prevede anche la formazione di operatori didattici e guide turistiche che possano proporre l'itinerario, e seminari di approfondimento per studiosi, insegnanti o appassionati, sul periodo della dominazione araba in Sicilia e sulle sue connessioni con il mondo antico. L'obiettivo del progetto è valorizzare il patrimonio culturale, materiale ed immateriale, di tradizione islamica nel Trapanese.