La deputata trapanese Cristina Ciminnisi (M5S), in un’interrogazione rivolta al Presidente della Regione, ha chiesto chiarimenti sul recupero del “Residence Marino” di Trapani.
«Ci dica la Regione Siciliana che destinazione intende dare alla struttura, in stato di abbandono e preda di atti vandalici – afferma la deputata trapanese -. Soprattutto ci dica se, in un’ottica di riutilizzo del bene, sia possibile affidarlo a organismi del terzo settore: cooperative o Associazioni temporanee di scopo».
«Se davvero si vuole restituire il “Residence Marino” alla comunità trapanese – continua Ciminnisi – bisogna intervenire per fermarne il degrado, predisporre tutte le attività necessarie alla sua conservazione ed al ripristino dell’agibilità della struttura e del giardino. Nel nostro territorio abbiamo un patrimonio immobiliare pubblico, grandissima parte della Regione Siciliana, dimenticato e in rovina e nessuno sembra porsi il problema di una riqualificazione. Eppure – conclude la deputata M5S – si tratta di luoghi che hanno avuto quel rilievo di vissuto umano che ha segnato la storia del nostro territorio: penso all’Ospizio Marino, alla Casa del Fanciullo, ma anche all’ex sanatorio Rocco La Russa, oggetto di una mia precedente interrogazione, ancora senza risposta».
«Lavorare per la restituzione di questo bene comune alla fruizione pubblica – conclude Ciminnisi – rappresenterebbe anche una via, tecnica e giuridica, per riprendere le redini dell’annosa questione delle IPAB, che ha avuto ricadute economiche non solo per lo stessi enti, ma anche per il personale che negli anni vi ha prestato servizio e che ha visto, nel tempo, svilito e depauperato il suo impegno professionale».