Uccise il fidanzato al culmine di una violenta lite, Vanda Grignani è stata condannata a ventuno anni di carcere. La sentenza è stata emessa, oggi pomeriggio, dalla Corte d'Assise di Trapani.
Vittima, Cristian Favara di 45 anni, con alle spalle precedenti per droga. Era stato anche ritenuto colpevole della morte di Roberta Oresti di 24 anni, deceduta nel 2016, uccisa da una dose letale di eroina e cocaina, a lei ceduta da Favara.
Figlio della titolare del noto ristorante Da Bettina di via Spalti, la strada che costeggia la villa comunale Margherita, dove Cristian Favara, agli arresti “domiciliari” aveva il permesso di andare a lavorare. Alle undici di sera, però, doveva far rientro nella sua abitazione di via Avellone, alle spalle della Cattedrale San Lorenzo. La tragedia nella notte tra il 30 e 31 ottobre del 2021, nella casa della coppia. Un ritardo di quindici minuti ha scatenato una violenta lite tra i due culminata in omicidio. Due le coltellate che Vanda Grignani sferrò al convivente.
Subito dopo il delitto venne arrestata dai carabinieri e rinchiusa al Pagliarelli di Palermo."Ormai la mia vita era diventata impossibile": il racconto di Vanda Grignani. Quella tra lei e Cristian Favara era una relazione burrascosa. A fare da sfondo non soltanto le continue violenze, ma anche la tossicodipendenza.
Cristian Favara alzava le mani sempre più spesso su Vanda Grignani tanto che la donna ha detto, durante l'interrogatorio di garanzia al carcere Pagliarelli di Palermo, che era stata costretta a chiedere più volte aiuto alle forze dell'ordine.