Una folta presenza di pubblico ha salutato l’anteprima della rassegna culturale “morsi & sorsi di libri” e lo chef Luca Pappagallo,
fondatore del format gastronomico Casa Pappagallo che ha presentato l’ultimo libro di cucina, i ricordi d’infanzia dei nonni giramondo e i sapori esotici abbinati a quelli mediterranei.
La rassegna prosegue lunedì 19 giugno con una settimana ricca di incontri e di libri dal 19 al 23 giugno tutti dalle ore 18, in cui le voci autorevoli del giornalismo, della scuola, della politica e della magistratura raccontano e si interrogano sull’attualità italiana: oggi Simona Zecchi presenta “La criminalità servente nel Caso Moro”, con l’inviato di Report Giorgio Mottola. Assente la deputata Stefania Ascari, che avrebbe dovuto essere presente all’incontro, per motivi parlamentari.
A quarant’anni dal sequestro e dall’omicidio di Aldo Moro, un libro-inchiesta ricostruisce per la prima volta in modo unitario il ruolo svolto dalla criminalità organizzata durante i cinquantacinque giorni del rapimento.
Una presenza da sempre accennata ma mai chiarita, nascosta tra carte giudiziarie e cronache sommerse dal tempo, dall’incuria e dall’omissione. La ’ndrangheta calabrese, all’ombra del clamore di Cosa nostra, ha infatti scalato i gradi del potere criminale trovandosi a giocare nell’affaire Moro su più tavoli: con le istituzioni, i partiti e i terroristi. Una criminalità servente, al servizio cioè di altre strutture di potere il cui destino sembra legato a doppio filo a quello della stessa malavita organizzata. Con un’inchiesta scottante e molto documentata, Simona Zecchi fa emergere fatti inediti e informazioni poco note, che consegnano un nuovo approccio all’analisi del Caso Moro. Il quadro che si delinea – partendo da via Fani, attraverso la trattativa e fino all’epilogo di via Caetani – ribalta la versione ufficiale che una parte delle BR, con la connivenza della stessa Democrazia cristiana, ha consegnato alla magistratura e alla verità storica fino ad oggi.
Coordina le presentazioni il referente provinciale di Libera, Salvatore Inguì.