E' venuto a mancare il decano dei giornalisti trapanesi Peppe Rizzo, per lunghi anni collaboratore del Giornale di Sicilia e poi in forza anche nella tv locali. Era nato il 13 Ottobre del 1942.
Grande amante degli animali, soccorreva e dava rifugio ai cani abbandonati, subendo pure un processo... Sono in tanti in queste ore a ricordare la sua generosità e simpatia.
Ecco il suo ricordo, in un profilo dello scrittore trapanese Giacomo Pilati:
La passione che ci metteva Peppe Rizzo in ogni cosa che faceva è una luce accesa nella mia memoria. Quando l'ho conosciuto 40 anni fa alla redazione trapanese del Giornale di Sicilia, aveva appena lasciato l'insegnamento. Aveva rinunciato ad una brillante carriera nella scuola, era stato un maestro amatissimo, per il giornalismo. Una passione contagiosa che a me diciottenne, in quella straordinaria fucina di scrittura guidata dall' indimenticabile Enzo Tartamella, mi è parsa subito una illuminazione. Le televisioni, Scirocco poi Rtc, dove ci siamo ritrovati, e anche qui impegno civile e verità da cercare fra i vicoli e non solo fra i palazzi. Una passione poi superata ancora da un'altra passione, quella per la politica , un paio di candidature, che però non è stata ricambiata. Poi ancora passione, questa volta per gli animali. Anche qui un grande investimento umano e di carattere. Era diventato una sorta di missionario laico per dare ai cani abbandonati dalle istituzioni cittadine, pasti e cure. E per questo è stato pure processato, lui che aveva speso la sua vita contro le ingiustizie. Processato per aver fatto fronte per anni alla mancanza di un canile comunale. Ha ragione Ninni Ravazza, a definirla una mascolzanata. L'ultima volta l'ho incontrato in un supermercato, caricava la sua auto di frattaglie di macelleria per i cani che gli erano rimasti. Il peso della ingiustizia non aveva inclinato la sua ultima passione. Che sommata alle altre era stata tutta la sua vita . Addio Peppe. Anche per te il ponte dell'arcobaleno