A Settembre mancheranno 102 istituti scolastici in Sicilia. Effetti dei tagil, del dimensionamento, e della crisi delle nascite (parzialmente mitigata, per fortuna, dall'arrivo di famiglie di immigrati).
La Sicilia si appresta a subire un importante ridimensionamento del sistema scolastico, con la fusione di circa cento istituzioni autonome e l'accorpamento dei relativi edifici a scuole già esistenti. Ne parla oggi il quotidiano Repubbica.
La riduzione delle scuole autonome sull'isola è un effetto della legge di bilancio per il 2023, che prevede la chiusura di ben 634 istituzioni scolastiche a livello nazionale, con l'obiettivo di risparmiare sugli stipendi dei dirigenti scolastici e del personale amministrativo.
Nel corso degli anni scolastici 2024/2025, il numero di dirigenti scolastici e direttori dei servizi amministrativi (Dsga) in Sicilia diminuirà da 710 a 705 e successivamente a 700. In altre parole, 102 istituti verranno eliminati dalla geografia scolastica attuale dell'isola, rendendo ancora più complessa la situazione delle scuole esistenti.
In soli 15 anni, attraverso le cosiddette "razionalizzazioni" del sistema scolastico degli anni precedenti, le scuole autonome siciliane sono passate da 1.186 nel 2007/2008 a 802 attuali, mentre il numero di edifici scolastici è diminuito da 4.324 a 4.093.