Questo fine settimana a Favignana si terrà l’Egadi Pride. Anna Patti, presidente del Comitato Egadi Pride, a che cosa serve organizzare il pride nel nostro Paese?
Il pride serve perché ogni piccola azione di una comunità, se attiva, può cambiare incredibilmente il futuro. Il tema del nostro pride quest’anno è "un battito d’ali genera arcobaleni", significa che l’effetto farfalla può cambiare il futuro anche con un piccolo pride, una piccola manifestazione e con l’azione di ciascuno di noi.
Anche a Favignana tra l’altro, perché proprio sull’isola?
Perché non bisogna andare in un grande pride per manifestare. Cittadine e cittadini di Favignana lavorano d’estate e non possono permettersi di andare altrove, quindi portiamo il pride direttamente sull’isola e portiamo tutte le persone che vogliono supportarci, tra l’altro, ci supporteranno anche virtualmente perché abbiamo coinvolto 100 artisti di tutto il mondo per partecipare ad un’opera collettiva, che sarà installata in piazza a Favignana e sarà inaugurata il 1° luglio alle 17:00, così il battito d’ali ha generato un arcobaleno in tutto il mondo, perché stanno partecipando artisti da tutto il mondo, dall’America, l’Ucraina, Algeria e ovviamente anche dall’Italia e da Favignana.
E’ importante che questo momento di protesta diventi anche un momento di cultura.
Sì, la nostra manifestazione funziona con la resistenza creativa e quindi con l’arte che ha un linguaggio universale riusciamo ad arrivare a tutte le persone. Ci saranno momenti di festa, organizziamo due feste sia il venerdì che sabato, ma il momento centrale della manifestazione sarà il corteo lungo le strade dell’isola, con un carro musicale, sperando che le signore si affaccino ai balconi e in segno di sostegno alla manifestazione abbelliscano i balconi con fiori, colori e arcobaleni. Abbiamo indetto anche un contest per fare partecipare la cittadinanza.
Lo scorso anno la città ha partecipato?
Si, ha partecipato perché i commercianti sono i primi sostenitori del pride ma quest’anno crediamo ci sarà più partecipazione, abbiamo sentito molto più calore fino a questo momento e speriamo che vengano tutti in piazza.
Anna Patti, se dovessimo spiegare che cos’è il pride ad una persona anziana cosa diremmo, che parole potremmo utilizzare?
Noi diciamo che manifestiamo per la libertà. Questa manifestazione vuole essere un esercizio di educazione alla libertà e al rispetto delle differenze. La biodiversità in natura è una ricchezza per le isole Egadi, e così la diversità delle persone, nelle scelte sessuali, nel genere e anche le diversità nel modo di affrontare alla vita. Sostenere questa manifestazione, allearsi a questo movimento, significa legittimare queste differenze. In piazza queste differenze verranno tutte legittimate, ci saranno persone disabili, persone di diverso genere, di diversa etnia.
Si parla molto delle ricadute turistiche del pride per Favignana, non c’è il rischio di una banalizzazione e che tutto si risolva a momento di intrattenimento?
Noi abbiamo anticipato il pride con alcuni talk. Non crediamo che si possa cadere nella banalizzazione, per noi è un esercizio per pensare in maniera inclusiva. E’ un primo passo verso il riconoscimento di tante discriminazioni e non lasciare indietro nessuno. Il nostro pride è accessibile a tutti, anche alle persone con disabilità. Questo esercizio servirà non solo per il pride ma anche per altre manifestazioni. Per questo chiediamo al Comune di divulgare il più possibile la mappa dell’accessibilità: trasporti via mare, servizi igienici, accesso per i disabili al mare con gli scivoli. Questa cosa sta prendendo piede e stiamo cercando di farla diventare una cosa del comune.
Anna Patti ci ricorda quando è il pride?
E’ il primo luglio a Favignana, dalle 16 il via in piazza Largo Marina.
Un arcobaleno di farfalle per un mondo di pace e di rispetto. Con la realizzazione di un grande disegno da parte dei bambini del laboratorio creativo a cura di Francesca Gammino e Borinda Sanna si è aperta, a Favignana, la settimana dell’Egadi Pride. Un evento sostenuto fortemente dal Comune che ha concesso il proprio patrocinio.
“L’effetto farfalla parte da piccoli esempi di condivisione collettiva”, dice l’assessore Monica Modica con delega alla Cultura. “Bisogna partire dai bambini, educandoli al rispetto del prossimo. Questa Amministrazione è a favore dei diritti universali, a prescindere dal sesso, dalle razze e ideologie politiche e per queste ragioni è ben lieta di ospitare questa manifestazione”.
“Questo laboratorio si inserisce nell’ambito delle iniziative promosse dall’Egadi Pride”, spiega Francesca Gammino. “Lo scopo è quello di coinvolgere i bambini e tutta la cittadinanza e sensibilizzarli sui temi della libertà e del rispetto”.
“Chiediamo agli egadini di partecipare attivamente”, dice Anna Patti. “Avere alleati è fondamentale in un periodo storico ostile alle esistenze non conformi alla cosiddetta normalità. Manifestiamo per la libertà e la chiave per una reale liberazione è non lasciare indietro le battaglie di nessuno. Per questo il Pride abbraccia le rivendicazioni di tutte le differenze, spesso relegate a marginalità. Quest’anno abbiamo lavorato sull’accessibilità per le persone con disabilità che vogliono partecipare. Pensare in maniera inclusiva non è automatico ma questo esercizio è un primo passo”. “Invitiamo tutti a partecipare numerosi”, dice Angelo Gallina, del Comitato promotore Egadi Pride. “Sarà una grande festa collettiva con tutti e per tutti”.