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02/07/2023 17:40:00

L'epidemia di verità 

L'epidemia di verità. È un pensiero-veritas- importante della filosofia di Benedetto Spinoza, dal quale partire e non fermarsi. Per il filosofo è in relazione alla metafisica, ma con una narrazione diversa.

L'idea può essere una chiave di lettura del comportamento umano per la sua conoscenza e l'educazione allo spirito critico. L'Agenda Politica italiana attualmente ha tre dossier: il primo era il Consiglio Europeo con il fulcro del MES e gli immancabili migranti. Risultato: sulla ratifica dello strumento economico tutto rinviato ad ottobre, la gestione dei migranti ha subìto l'ennesimo rifiuto di Polonia e Ungheria, al centro del dissenso c'è l'accordo sulla'dimensione interna' del Patto Ue su Immigrazione e Asilo, concluso dai ministri dell'Interno l'8 giugno a Lussemburgo, con decisione a maggioranza qualificata e voto contrario proprio di Polonia e Ungheria.

L'accordo imporrebbe la'solidarietà obbligatoria', che costringerebbe gli Stati membri a scegliere se ricollocare sul proprio territorio quote di migranti - stabilite secondo criteri oggettivi- dai paesi di primo ingresso, o, in alternativa, pagare 20.000 euro per ogni migrante non accolto. E questo è esattamente il punto che Budapest e Varsavia non accettano assolutamente e vorrebbero cancellare. Siamo stati capaci di quantificare il prezzo di un essere umano. Vero è che prima non esisteva neanche questa intesa. Certo che l'UE ha fornito 5 miliardi di euro alla Turchia per chiudere la rotta balcanica. Altrettanto si fa con la Tunisia e il Belpaese con la Libia. È acclarato che la soluzione è disumana.

Il secondo dossier, nel frattempo, era la nomina del commissario straordinario per l'Emilia-Romagna, il generale Figliuolo. Dopo 43 giorni è stato scelto un uomo di Draghi, che il partito della presidente del consiglio aveva avversato. Veritiero che per FdI un nome spendibile fosse assente e nella scelta si ravvisa di come la politica sia l'arte del possibile che sublima l'impossibile.

Infine l'affaire Santanchè, che riferirà in Parlamento a giorni sul fallimento di due società, Visibilia e Ki Group, in cui era azionista. Sulla prima è indagata per bancarotta e falso in bilancio. Il garantismo impone che la ministra resti al suo posto. Avremo la verità di parte...corrisponderà ai fatti?