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03/07/2023 06:00:00

Dal centro ad Amabilina, chi ha il controllo del territorio a Marsala?

Non si placa l’allarme sicurezza a Marsala. Sia nel centro storico della città, nei luoghi della movida, che nelle periferie e nei quartieri popolari, sono sempre più frequenti le segnalazioni di disordini, violenza e degrado.

In città, come ci segnalano da più parti, si sono dei gruppetti di ragazzi che sembrano poter fare quello che vogliono, a danno della maggior parte dei cittadini onesti e inermi davanti ad episodi di degrado e aggressività.

Uno dei quartieri più caldi è Amabilina, di cui ci siamo occupati parecchie volte su Tp24. Sono tante le segnalazioni di degrado che ci arrivano da uno dei quartieri popolari più abitati della città, dove però regna molta criminalità. I cittadini lamentano l’assenza delle istituzioni, del Comune, in particolare. Il quartiere è infatti invaso dai rifiuti e spesso ci segnalano le “invasioni” di blatte, topi, zanzare, segno che non si fa un’adeguata disinfestazione e derattizzazione. E dove c’è abbandono e degrado prolifera anche la violenza e il disordine generale. E’ un quartiere diventato ormai centro di spaccio e di traffico di stupefacenti, dove sembrano esserci dei soggetti, giovanissimi, che si atteggiano da capetti.

Qualche giorno fa, ad esempio, sono stati sparati a ripetizione dei fuochi d’artificio all’interno del quartiere. Era una sorta di “festa” per l’uscita dal carcere di alcuni ragazzi. Ma questi fuochi sono stati accesi all’interno del campo di calcetto, in erba sintetica, che si trova nel quartiere. I fuochi hanno bruciato e danneggiato il manto sintetico, ci raccontano. Tra l’altro, proprio quel campetto, che è comunale e dovrebbe essere gestito da associazioni i bambini e ragazzi del quartiere dovrebbero giocarci gratuitamente, sarebbe invece gestito abusivamente da alcuni ragazzi. Anche loro si atteggiano a capetti e chiederebbero, illegalmente, dei soldi per fare giocare. Come se il campo fosse loro.

 

 

Il quartiere, come abbiamo scritto anche in passato, sembra essere ostaggio di piccoli e grandi delinquenti che agiscono in piena libertà.
In tutto ciò prolifera lo spaccio di droga e la presenza, anche, di armi.
Una situazione preoccupante, quindi, ad Amabilina, come in altre zone della città.
Abbiamo ancora chiare le immagini del violento pestaggio ad un ragazzo mentre stava comprando le sigarette, due settimane fa.

Nei giorni scorsi, invece, diversi episodi di violenza si sono verificati nel centro storico della città. Risse e aggressioni si verificano spesso a Porta Mazara, nel cuore dello shopping della città. Sono tante le segnalazioni di esercenti e residenti preoccupati.
Ma ha destato molta preoccupazione l’aggressione subita dalla titolare di un chiosco, qualche sera fa, a Piazza Loggia.
"Questi ragazzi facevano un casino in piazza, ormai si sentono padroni - racconta - e mia sorella è stata picchiata da un tunisino. Purtroppo non c'erano pattuglie delle forze dell'ordine. Si tiravano le bottiglie, litigavano tra loro. E alla fine la peggio l'abbiamo avuta noi".
In pratica, uno dei ragazzi, visibilmente ubriaco, è andato al chiosco, e ha buttato in aria tutte le cannucce sul banco. La donna lo ha invitato a darsi una calmata, minacciando di chiamare i Carabinieri. Ed è stata violentemente aggredita e picchiata, spezzandole pure un braccio.

 


Gli esercenti e i cittadini chiedono più sicurezza. Dopo i recenti episodi le forze dell’ordine presidiano in maniera fissa sia Porta Mazara che Porta Nuova. Ma in città si chiede un intervento istituzionale. A Trapani, nei giorni scorsi, il sindaco Giacomo Tranchida ha emanato un’ordinanza contro la movida selvaggia che cerca di coniugare le esigenze dei residenti con quelle degli esercenti. Ci sono dei divieti pesanti, ad esempio, come limita la vendita degli alcolici oltre una certa ora. Si punta il dito soprattutto contro i distributori automatici ormai presenti in tutto il centro storico e che consentono di acquistare alcolici in bottiglie di vetro a qualsiasi ora.
Nulla invece è stato deciso dal sindaco di Marsala, Massimo Grillo, che come al solito tergiversa sul da farsi. E solo adesso, ad estate inoltrata, nonostante tutte le segnalazioni, ha dato appuntamento ai cittadini per parlare della questione sicurezza.

 

 


Un incontro fissato per giovedì con “quanti sono disponibili ad ascoltare, confrontarsi e dare suggerimenti secondo quanto è nelle competenze del sindaco”. Il sindaco dice che quanto “abbiamo fatto e proporremo non ha precedenti nella nostra città. Semmai adesso serve comprendere che occorre collaborare, sapere segnalare in maniera discreta quanto accade, collaborare attivamente”.
Grillo, continua il post, dichiara che “nel corso degli ultimi mesi, ho promosso una serie di iniziative a livello comunale che saranno presentate giovedì durante la suddetta assemblea aperta a tutta la cittadinanza. Invito ciascuno di voi a partecipare, poiché abbiamo bisogno di cittadini attivi che si uniscano a noi per affrontare la questione della sicurezza. Insieme possiamo fare la differenza e costruire una Marsala più sicura per tutti”.


C’è però molto scetticismo da parte dei cittadini ogni volta che il sindaco convoca una delle sue assemblee pubbliche, che si rivelano inconcludenti. Come quelle sui lavori pubblici in città, quelle sulla viabilità e i lavori della pista ciclabile. I cittadini sono preoccupati per l’allarme sicurezza e per le risposte che mancano dalle istituzioni.