Sono dati drammatici e da brividi quelli che comunica la Polstrada per il 2022 e che fotografano il dramma quotidiano che si vive sulle strade italiane. Sono otto le persone che ogni giorno in media muoiono sulle strade italiane. A causare questa strage senza fine sono alta velocità, guida in stato di ebbrezza o alterazione psicofisica da stupefacenti e poi la distrazione alla guida, per la maggior parte dei casi provocata dall’uso del telefonino.
"CIRCA 3MILA MORTI NEL 2022". Le vittime della strada registrate da Polstrada nel 2022 sono 1489. E sono drammatici i numeri dei primi sei mesi dell’anno 2023. Solo nei fine settimana sono decedute 600 persone in incidenti stradali di cui 180 sono i pedoni, i più deboli perché con meno protezioni. “Alle vittime registrate da Polstrada vanno aggiunte quelle di carabinieri e polizia municipale e in questo modo si arriva a circa 3000 morti nel 2022 di cui 300 sono pedoni” – afferma Silvia Frisina, presidente dell’associazione familiari vittime strada. I dati della Polstrada sul numero degli incidenti ci dicono che nel 2022 sono cresciuti del 7,1% rispetto al 2021, più di 70mila in confronto ai 66mila dell’anno precedente. Aumentano anche gli incidenti con lesioni 29mila e le persone ferite 42mila 300 che aumentano rispettivamente dell’8,4% e del 10,6%. Qui il grafico dell'andamento del numero degli incidenti in Italia dal 2017 al 2021:
13.500 I MULTATI PER GUIDA IN STATO DI EBBREZZA - Nel rapporto sugli incidenti stradali di Polstrada ci sono anche i numeri che riguardo i controlli e i dati dei comportamenti pericolosi in auto. Nel 2022 sono stati 416mila gli automobilisti controllati con etilometro e di questi sono stati 13mila e 500 i multati per guida in stato di ebbrezza e 1.180 quelli denunciati per uso di sostanze stupefacenti alla guida. Ci sono meno dati invece su quelle che sono le altre cause principali dei sinistri: l’eccesso di velocità e l’uso del telefonino al volante. E su queste possibili cause di incidenti piombano i due gravi incidenti avvenuti nel giro di poco tempo a Roma Capitale. Uno in cui un gruppo di giovani youtuber con un suv Lamborghini hanno investito una Smart con a bordo una mamma e i suoi due figli, di cui uno morto a causa del violento impatto, l’altro con un gruppo di giovani che a bordo di una Tesla stavano andando al mare per un aperitivo. L’auto guidata da un ventenne mentre percorreva la via Laurentina ha invaso la corsia opposta in curva e ha impattato frontalmente contro una Lancia Y, provocando la morte immediata di Simonetta Cardone, la donna al volante dell'utilitaria.
LA PROPOSTA, LAVORI SOCIAMENTE UTILI A COLORO CHE CAUSANO INCIDENTI GRAVI - L’associazione familiari e vittime della strada in collaborazione con il ministero della Giustizia ha avviato un progetto che mira al recupero e a far aumentare la consapevolezza di chi ha commesso dei reati stradali. In otto città italiane in questo momento c’è la messa in prova e i lavori socialmente utili come pena sostitutiva. “Cerchiamo di far sviluppare una maggiore coscienza tra coloro che hanno provocato un incidente automobilistico -continua Silva Frisina - cercando di fargli fare l’assistente ai pedoni”, tra questi giovani ci sono ad esempio Cristina che ha 32 anni e Fabrizio 21 anni, entrambi causa di sinistri che hanno provocato lesioni.
E se i numeri degli incidenti sono drammatici in tutta Italia, lo sono altrettanto in Sicilia e più da vicino nel Trapanese. L’ultimo incidente mortale si è verificato nella notte tra sabato e domenica sull’A29 Palermo Mazara, nei pressi di Cinisi, dove un giovane di 31 anni, Alessandro Noto stava camminando a piedi nel cuore della notte ed è stato travolto e ucciso da un’automobilista. E nel trapanese, invece, l’ultimo incidente mortale avvenuto domenica 25 giugno, quando in territorio di Castelvetrano è morto il motociclista marsalese di 61 anni, Luciano Montalto.
Ed ancora a giugno un altro terribile incidente dove sono morti due ragazzi. Si trovavano a bordo di un’auto con altri due giovani quando sono andati a finire contro un guardrail della strada statale 285, Catania-Caltagirone, in territorio di Mineo. E come dicevamo, per la provincia di Trapani è stata una vera ecatombe la scorsa primavera, con 12 vittime della strada in appena un mese tra gli scorsi mesi di aprile e maggio. Tra queste ricordiamo le sei vittime della strage di Custonaci e poi le due vittime a Marsala, Manlio Valenti di 36 anni e Sofia Montalto, la ragazza di 20 anni. E tra le altre vittime, ricordiamo anche il giovane alcamese Lorenzo Asta, morto in un incidente a Partinico. Troppe vite spezzate sulla strada che dovrebbero farci riflettere e, soprattutto, quando siamo alla guida di un'auto, una moto o qualsiasi altro mezzo, fare in modo di essere più consapevoli e lucidi possibili, perché la strada, in caso contrario, diventa una trappola molto pericolosa.