Marsala non è una città per disabili. Marciapiedi stretti e sconnessi, spiagge libere non accessibili, mezzi pubblici non attrezzati. Sono diverse le "barriere" che ostacolano chi è in carrozzina a muoversi liberamente. E' quanto denuncia in una nota Angelo Rocca, dirigente regionale dell'Mpa.
A seguito di un incontro avuto con una delegazione di famiglie che hanno nei loro nuclei persone con disabilità - coadiuvato da Rossella De Vita - abbiamo potuto constatare che Marsala non è una città che presta le opportune attenzioni ai soggetti in questione.
Non sono presenti strutture che ospitano i disabili nelle ore diurne, una piscina o una palestra che possa loro garantire attività motoria e ricreativa, spiagge che presentano aree attrezzate in base alle loro esigenze.
Difficoltà anche riguardo alla logistica dei trasporti, i quali spesso vengono meno poiché impegnati per altri servizi.
Mancanza di abbattimento di barriere architettoniche, marciapiedi inagibili per coloro che sono in sedia a rotelle.
La villa comunale non è fornita di giochi adeguati per i diversamente abili.
E tanto altro purtroppo, che ci si aspetta dalla quinta città della Sicilia.
Disagi inaccettabili da parte di una amministrazione che gode, tra l'altro, della figura del Garante dei disabili.
Si è inoltre riscontrato un mancato invito alla partecipazione in molti eventi comunali ad alcune associazioni a tutela dei disabili, prediligendo invece la presenza di altre, generando in questo modo disuguaglianze e creando disabili di serie A e di serie B.
Un comportamento negligente da parte dell'amministrazione comunale e soprattutto di un Garante dei disabili che dovrebbe, invece, tutelare la presenza e il diritto alla partecipazione di tutti.
L’Mpa provvederà a presentare un’interrogazione in consiglio comunale, che verrà anche portata a conoscenza dei parlamentari regionali del gruppo, affinché vengano date risposte concrete ed immediate rispetto a tali inefficienze, che confermano inadeguatezza dell’attuale amministrazione, che evidentemente non considera i diritti dei più deboli nel territorio.
Rivendicare dignità e integrazione è un diritto indiscutibile per conto di queste categorie e le loro famiglie, allo stremo di mortificazioni e promesse mai mantenute.
La tutela dei loro diritti non può e non deve ridursi a mero argomento da campagna elettorale, ma elevarsi ad uno spontaneo senso civico delle istituzioni.