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27/07/2023 06:00:00

La Sicilia sfregiata dagli incendi. Danni per centinaia di milioni. Non è una semplice emergenza

250 milioni di euro. Ma, alla fine dei conti, saranno sicuramente molti di più i danni provocati dai due giorni di inferno in Sicilia. Gli incendi hanno incenerito case, aziende, campi, vigneti, strutture turistiche, luoghi di culto e di cultura, sfregiato ettari ed ettari di territorio in ogni angolo della Sicilia.


Anche ieri sull’isola centinaia di uomini e donne dei vigili del fuoco e della forestale sono stati impegnati a spegnere i roghi in diversi punti della Sicilia. A Bellolampo le fiamme non hanno lasciato in pace la discarica.L’Arpa Sicilia è già al lavoro per una valutazione della qualità dell’aria, soprattutto in relazione all’incendio della discarica di Bellolampo. I risultati dei campionamenti saranno disponibili almeno a 72 ore dalla consegna dei prelievi al laboratorio, ovvero secondo i tempi tecnici necessari per le analisi delle diossine e dei furani, e saranno pubblicati sul sito istituzionale dell’Agenzia. Nel messinese colpite Tindari e Letojanni. Paura ad Acireale e nel siracusano.
La Sicilia devastata ha colpito tutti, e sarà una conta dei danni difficilissima. Il capo dello Stato Sergio Mattarella ha telefonato al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani per essere aggiornato della situazione degli incendi nell’Isola. Il governatore ha fatto un quadro degli interventi messi in campo dalla Regione, tramite il Corpo forestale e la Protezione civile. Il presidente Mattarella ha manifestato la propria solidarietà e vicinanza al popolo siciliano, dichiarandosi disponibile a eventuali interventi, anche in prima persona, se necessari.

 

 

STATO DI EMERGENZA
Il governo Schifani ha dichiarato lo stato di crisi e di emergenza regionale e richiesto al governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza per gli incendi e l’eccezionale ondata di calore in Sicilia

Secondo una primissima stima fatta dalla Protezione civile siciliana, i roghi che negli ultimi due giorni hanno devastato l’Isola, in oltre cento Comuni con picchi di 45-47 gradi, hanno causato oltre 60 milioni di euro di danni. A questi bisogna aggiungere gli oltre 200 milioni di euro, quantificati dagli Ispettorati provinciali dell’Agricoltura, per l’eccezionale ondata di calore e gli altri danni, in fase di determinazione, per la distruzione di produzioni e strutture agricole a seguito degli incendi.

Secondo il report elaborato dal Corpo forestale della Regione, i roghi in Sicilia sono stati oltre 400. Incendi che hanno visto impiegati 4.585 uomini e donne tra personale in divisa e lavoratori forestali, con 748 mezzi antincendio utilizzati. Si parla di una superficie boscata incendiata di oltre 700 ettari, quella non boscata bruciata è di più di 3 mila ettari. Altri 18 mila operai sono stati messi in campo dal dipartimento dello Sviluppo rurale per la pulizia dei boschi e a presidio e supporto delle attività del Corpo forestale.

Sugli incendi è intervenuto, in maniera decisa, il WWF. “La Sicilia brucia, ma non chiamatela emergenza”, scrive in una nota l’associazione ambientalista.

Dall’Etna ai Nebrodi, dalle Madonie a Pantelleria. Le principali aree protette siciliane sono state attaccate dalle fiamme. Il WWF sottolinea che mancano investimenti sulla prevenzione e l’efficacia nel contrasto agli incendi e ai piromani. Il WWF dice “basta con le lacrime di coccodrillo” e chiede a gran voce cosa si è fatto concretamente per contrastare fenomeni che si conoscono da decenni e cosa si sta facendo concretamente per contrastare il cambiamento climatico.

 

 

 

PAURA PER IL PILOTA DISPERSO
Paura ieri per un elicottero della forestale disperso nel Siracusano con a bordo il solo pilota. Per ore si erano perse le tracce. Poi è stato ritrovato vivo il pilota dell'elicottero in servizio antincendio. E’ stato prelevato per essere portato in ospedale perchè ferito. Il pilota dell'elicottero "Falco 8" con cui si erano persi i contatti, Gianfranco Gurrisi, è stato trovato nei pressi della riserva di Pantalica, dagli uomini del corpo Forestale della Regione siciliana guidati dall'ispettore Filadelfo Brogna. A quanto pare il velivolo ha avuto un'avaria ma lui è riuscito ad atterrare bene.

 

I DANNI AD AGRICOLTURA E TURISMO
Sono ingenti i danni all’economia siciliana. “Ogni anno – afferma Coldiretti Sicilia – è sempre peggio perché evidentemente manca un piano strategico che salvaguardi l’Isola. Vanno migliorate le relazioni tra le istituzioni, Il rimboschimento con un controllo continuo dei boschi, la riattivazione dei bacini di montagna, la riabilitazione delle strutture di vedetta che ormai sono abbandonate, il potenziamento di uomini e mezzi non solo dei vigili del fuoco ma anche della protezione civile e di tutte le forze dell’ordine anche in zone periferiche sono degli interventi necessari insieme all’inasprimento delle pene per chi, approfittando del caldo eccessivo, dà fuoco.
Ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi bruciati con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo – conclude Coldiretti Sicilia – con effetti devastanti dal punto di vista ambientale dovuti alla perdita di biodiversità”. Bisogna verificare i danni subiti dalle imprese del settore turistico a causa degli incendi e dell’eccezionale ondata di calore che hanno colpito la Sicilia negli ultimi giorni. La Regione ha avviato una rilevazione chiedendo una quantificazione delle perdite alle varie associazioni di categoria.

 

 

IN PROVINCIA DI TRAPANI
A Segesta il tempio è salvo, così come il teatro e i principali reperti custoditi nel parco. Il punto di ristoro è totalmente distrutto, alberi e piante ridotti a cenere. La vegetazione attorno è stata incenerita dalle fiamme. “Difficile trovare le parole per descrivere lo sconforto che si prova percorrendo i sentieri del nostro parco archeologico”, ha detto la deputata dei 5 Stelle Cristina Ciminnisi dopo un sopralluogo al parco archeologico. “Ringrazio personalmente il direttore del parco, Luigi Biondo, tutto il personale e gli operatori del servizio antincendi boschivi che si sono adoperati per tutelare il sito e difenderlo dalle fiamme. Ora però bisogna rimboccarsi le maniche, anche a livello istituzionale. La stagione teatrale è agli esordi e va salvata, così come è urgente garantire l’accesso in sicurezza ai turisti nel pieno della stagione”.

A Segesta anche Dario Safina del Pd che chiede al governo regionale di stanziare subito 500 mila euro.

 

 

 

«Grazie ai concittadini che dimostrano di avere coscienza civica e che spendono il loro tempo con la “guardiania”, reale controllo del territorio nel tentativo di contrastare, al di là dell’indignazione, chi appicca il fuoco sulle nostre montagne causando danni incalcolabili e sfregi perenni. Un plauso ai “Guardiani dei boschi”, uomini e donne di Castellammare del Golfo, professionisti, insegnanti, pensionati, studenti che ogni giorno si posizionano in punti strategici delle nostre montagne, diventando certamente un deterrente per i piromani ma soprattutto un grande esempio».
Con queste parole il sindaco di Castellammare del Golfo, Giuseppe Fausto si rivolge ai “Guardiani dei boschi”, cittadini di Castellammare del Golfo che -ormai dal 2019, con la pausa forzata nel periodo covid- si alterano gratuitamente sulle montagne cittadine, in collaborazione con l’ente forestale, con il solo scopo di presidiare il territorio nelle zone a rischio, semplicemente facendosi vedere e scoraggiando eventuali piromani.

 

PANTELLERIA
Nelle giornate del 24 e 25 luglio un brutto incendio ha colpito profondamente Pantelleria, avvolgendo e distruggendo molti ettari di vigneti e di macchia mediterranea. In seguito a questo tragico evento, l’Amministrazione Comunale e il Parco Nazionale Isola di Pantelleria “ringraziano sentitamente tutti coloro che hanno collaborato allo spegnimento del fuoco e che si sono prodigati per la tutela di cose e persone”.
“Quanto accaduto conferma la estrema fragilità del sistema Isola, che deve essere maggiormente tutelato dalle istituzioni, con dotazioni di mezzi nuovi ed appropriati e con il supporto di risorse umane adatte anche numericamente per affrontare le sempre più frequenti criticità emergenziali” sottolineano il sindaco di Pantelleria Fabrizio D’Ancona e la direttrice del Parco Sonia Anelli.
“Dopo questo triste evento, appare necessario ribadire l’urgenza di un immediato trasferimento di tutto il personale dei Vigili del Fuoco residente a Pantelleria ma che trovasi alla data odierna in servizio presso altri Comandi, affinché possa essere assicurata una immediata reperibilità al verificarsi di un'emergenza. Va altrettanto ribadita la necessità di bandire un concorso aperto unicamente a persone residenti sull’isola o con vincolo di permanenza residenziale per non meno di 10 anni, per ridurre al minimo il fenomeno atavico del pendolarismo, che ha spesso ridotto le potenzialità di intervento dei Vigili del Fuoco”