Due arresti e tre provvedimenti di “Daspo urbani” sono stati eseguiti dalla polizia di Trapani nell’ambito dell’operazione antidroga “Casbah” che ha interessato la zona del centro storico.
Le indagini, risalenti alla scorsa estate e condotte dagli agenti della Squadra mobile, hanno permesso di ricostruire numerosi episodi di cessione di dosi di hashish, anche nei confronti di minorenni.
Gli indagati operavano ricorrentemente nel dedalo di vie che caratterizza il centro storico di Trapani, ed in particolare su piazza Catito, circondata da alcuni edifici in stato di abbandono, contribuendo così ad ingenerare un’evidente sensazione di degrado urbano.
Il modus operandi dei soggetti, progressivamente rilevato e finalizzato ad eludere eventuali controlli, si estrinsecava nella strategia di non detenere ingenti quantitativi di sostanza stupefacente addosso ma di nascondere la sostanza, il più delle volte già frazionata in piccole dosi, in diversi punti delle varie piazze e vie occultandolo nei muri, nelle fessure, sui balconi, nelle finestre e in angoli vari.
Gli indagati smerciavano la droga nei pressi di esercizi pubblici della stessa zona o in vie attigue, come la via XXX Gennaio, a pochi passi dal Tribunale.
Nel corso dell’operazione sono state recuperate alcune decine di grammi di sostanza stupefacente, denaro, bilancini di precisione e materiale destinato al confezionamento.
Sulla base degli elementi raccolti, il Gip di Trapani, su richiesta della Procura, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare che ha previsto gli arresti domiciliari nei confronti di due pusher. Uno, però, non avendo la disponibilità di un domicilio è stato tradotto in carcere. A carico di altri tre soggetti, tutti di nazionalità tunisina come i due arrestati, il questore di Trapani ha emesso tre provvedimenti che gli inibiscono di frequentare le zone dove avveniva l'attività di spaccio.