Cantieri del Pnrr già aperti che rischiano di restare cattedrali nel deserto. Opere che potrebbero non vedere mai la luce. In ballo, c'è una montagna di soldi, circa 2 miliardi e 4 che la Sicilia potrebbe vedere andare in fumo.
Col taglio dei fondi Pnrr, il governo ha sottratto 16 miliardi di euro e la Sicilia perde infrastrutture e interventi per un miliardo e mezzo di euro. Gli ambiti più colpiti sono l’efficienza energetica, la rigenerazione urbana, i Piani urbani integrati (Pui) delle città. Anche se il governo nazionale conta di recuperare le risorse attraverso altre misure riconducibili ai fondi europei, non si sa bene in che modo questo dovrebbe avvenire.
Ne parliamo con Cleo Li Calzi, che per il Pd regionale segue proprio la partita del Pnrr: "Cancellate risorse e progetti per la Sicilia per oltre 1,4 miliardi che si aggiungono al miliardo di fondi strutturali che la giunta Schifani ha dichiarato non riuscire a spendere. A rischio quindi pure la compensazione promessa da Fitto di rifinanziare i progetti ‘eliminati’ dal PNRR con risorse delle politiche della coesione visto che la Sicilia ha fallito gli obiettivi di spesa anche su questi fondi”.
La “revisione” approvata dal Governo Meloni riguarda 144 investimenti e riforme che agiscono complessivamente su 15,9 miliardi di euro, di cui oltre 2,4 miliardi riguardano la Sicilia di cui 1 miliardo di fondi strutturali e 1,4 dal PNRR.