Oggi a Trapani, 7 Agosto, è festa. E' Sant'Alberto, da sempre considerato dai cittadini compatrono, assieme alla Madonna di Trapani.
La polemica è sugli eventi. Nel programma (dove spicca anche un "martedì 15 agosto" e un "martedì 16 agosto" uno di seguito all'altro) gli eventi sono tutti religiosi. E, a parte le luminarie ed i fuochi d'artificio, Trapani, ancora una volta, vive un'estate senza particolari momenti di spettacolo (eccezione fatta per la dispendiosa stagione lirica dell'Ente Luglio). Addirittura non si fanno eventi di una certa rilevanza (come concerti, festival, eccetera) a Trapani dal 2012, fa notare qualcuno. E le uniche offerte per i turisti sono le sagre (che ormai si replicano all'infinito) e, appunto, le feste patronali.
SUORE. In occasione della festa del patrono della città di Trapani, le sorelle povere di Santa Chiara del Monastero di Alcamo, lunedì 7 agosto, lasceranno per alcune ore la clausura, per visitare il santuario della Madonna di Trapani e soprattutto la cattedrale “San Lorenzo” che ospita la statua-reliquiario del santo patrono Sant’Alberto degli Abbati. Qui, alle ore 11, le clarisse si uniranno alla celebrazione eucaristica che sarà presieduta dal vescovo di Trapani, mons. Pietro Maria Fragnelli, raggiungendo fisicamente quel centro della Chiesa trapanese al quale sono unite spiritualmente secondo lo stile specialissimo della loro vita di consacrazione.
“Il pensiero del tesoro nascosto nel campo del Vangelo di Matteo che abbiamo meditato domenica scorsa illumina la visita che le Clarisse del monastero Santa Chiara di Alcamo stanno per fare a Trapani il 7 agosto. Una decina di Sorelle accompagnate dalla badessa, madre Virginia Maria Formoso, escono dalla clausura, raggiungono il santuario dell’Annunziata per la recita del Rosario e poi si raccolgono in Cattedrale per la messa col vescovo nella festa di Sant’Alberto. È un evento eccezionale, che fa seguito a quello vissuto dalle altre sorelle clarisse nel trasferimento del monastero del Sacro Cuore da Alcamo a Erice – annuncia il vescovo -. Mi auguro che la presenza delle clarisse aiuti tutti a scoprire il tesoro della preghiera alla base del nostro cammino ecclesiale, mentre permette alle sorelle claustrali di vivere la loro vocazione sempre più profondamente unite alla vita diocesana. La Madonna di Trapani e Sant’Alberto ci diano il coraggio per vivere le nostre vocazioni come invito a far conoscere a tutti il tesoro che è Gesù Cristo, nostro Redentore”.
S. Alberto nacque probabilmente a Trapani nel secolo XIII e si distinse per la predicazione mendicante, operando anche numerosi miracoli. Negli anni 1280 e 1289 fu a Trapani, e più tardi si trasferì a Messina. Nel 1296 governò la provincia carmelitana di Sicilia come padre provinciale. Alberto era celebre per il suo amore alla purezza e all'orazione. Con la sua instancabile predicazione, convertì molti ebrei. Morì a Messina probabilmente nel 1307.
A sant'Alberto degli Abati furono particolarmente devote anche S. Teresa d’Avila e S. Maria Maddalena de' Pazzi.
Il suo capo è custodito nella chiesa dei Carmelitani di Trapani.