Chi abita nei pressi del Lungomare Dante Alighieri, ad Erice, aveva già previsto tutto. Parla di “rissa annunciata”, e aveva allertato, con un esposto, le forze dell’ordine sui continui disordini e sul rischio di altri episodi di violenza.
Nella notte tra giovedì e venerdì il Lungomare si è trasformato in un enorme ring, con due gruppi di giovani che si sono presi a cazzotti.
Una rissa avvenuta fuori il lido SunClub, poco prima delle 2, in cui era stata organizzata una serata che come ospite aveva il rapper Guè Pequeno. Il locale era super affollato, tantissimi i giovani, anche ragazzini.
Ad un tratto fuori dal locale succede il finimondo. La discussione sarebbe iniziata dentro al locale per continuare fuori dove i contendenti dalle parole sono passati alle vie di fatto. Sono stati momenti di tensione con i protagonisti della gazzarra che si rincorrevano per picchiarsi. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine, carabinieri e polizia, che si trovavano già in zona. Infatti, mentre all’interno del lido si svolgeva la serata, all’esterno, sul lungomare di San Giuliano, erano stati disposti dei posti di controllo. Le forze dell’ordine sono intervenute per disperdere la folla, mentre la rissa era in corso.
I titolari del lido precisano che la rissa è avvenuta fuori e che non hanno responsabilità. “Il Lido Sun Club e’ solito organizzare serate danzanti previa adozione di un imponente servizio d’ordine privato che impedisce sul nascere qualsivoglia fenomeno contrario all’ordine pubblico.
Ovviamente, il Lido Sun Club non può rispondere della condotta illecita di qualche scalmanato, soprattutto se, come nel caso di specie, essa si manifesta fuori dai locali di sua proprietà” dichiara l’avvocato Giacomo Raffaele Esposito.
Ma i residenti della zona parlano di “rissa annunciata”.
Tant’è che pochi giorni prima della serata al lido un gruppo di cittadini aveva presentato un esposto al sindaco, alle autorità competenti e forze dell'ordine, per denunciare i continui episodi di violenza, disordini e malamovida che si sono registrati durante l’estate, avvertendo che qualcosa poteva succedere proprio in concomitanza con la serata al Sun Club che avrebbe attirato tantissimi giovani.
I residenti spiegano nell’esposto che “da diversi anni a questa parte alcuni Lidi balneari insistenti sulla Via Lungomare Dante Alighieri del Comune di Erice hanno cagionato diverse problematiche di disturbo alla quiete pubblica (dei residenti e dimoranti della zona), con rumori molesti derivanti da giochi pirotecnici e da emissioni sonore (musica con amplificazione e vocalist) ben oltre le soglie di legge e di umana tollerabilità, oltre che in evidente violazione degli orari consenti (così come, tra l’altro, espressamente previsto dalle stesse ordinanza sindacale)”.
Nell’esposto si parla ordinanze contro il disturbo della quiete pubblica arrivate tardi e che non sarebbero state rispettate: “Continuano ad essere organizzate da alcuni lidi del Lungomare Dante Alighieri serate da “discoteca” per come ampiamente documentate sui social-media, e con un numero di partecipanti eccedenti il quantitativo autorizzato (il numero è facilmente calcolabile dalle immagini e video presenti sui social). Le serate hanno avuto la medesima portata devastante dei precedenti anni, tanto in termini di emissioni sonore assordanti, quanto in termini di sicurezza pubblica”.
In particolare, continua la denuncia, “la musica assordante amplificata elettronicamente, con presenza di vocalist che incitava la folla (gridando ad es. ripetutamente: “facciamo casino questa sera!!”) non permetteva agli esponenti e familiari, oltre che altre persone non firmatarie dimoranti in tutta l’area del quartiere limitrofo di S. Giuliano, la possibilità di svolgere le normali attività personali (vedere la tv, dialogare in casa con finestre aperte ecc.) e, soprattutto, dormire e riposare (considerando che molte persone anche d’estate devono alzarsi presto per andare a lavorare, svolgendo anche servizi sensibili e pericolosi, ove la mancanza del sonno potrebbe avere effetti catastrofici, come gli autisti di mezzi pubblici, sanitari ecc.)”.
Inoltre, “sul fronte della sicurezza pubblica, la marea di persone euforiche (alcuni in preda ad alcool o altre sostanze…) che al momento della chiusura defluisce tutta sulla via pubblica e sui marciapiedi limitrofi , oltre che interferire con la normale viabilità pedonale e stradale (leggasi parcheggio selvaggio), non di rado abbandona o distrugge bottiglie di vetro, utilizza le aiuole pubbliche come servizi igienici, circola con mezzi non autorizzati su piste ciclabili ecc. costituendo, senza controllo alcuno, pericolo evidente per la pubblica incolumità”.
Musica ad alto volume, problemi di ordine pubblico, giochi pirotecnici, a qualsiasi ora della notte. I cittadini dichiarano di aver già segnalato tutto alle forze dell’ordine, tra cui i Vigili Urbani di Erice, ma non ci sarebbero state risposte adeguate alle loro richieste.
Alcuni cittadini hanno anche fatto un passaggio successivo, chiedendo chiarimenti e facendo accesso agli atti su licenze, autorizzazioni, numero massimo di avventori consentiti nei locali.
“l Comandante, nelle suddette occasioni di incontro, ha chiaramente esposto l’impossibilità tecnica di accedere ai locali e fronteggiare una marea umana del tipo sopra descritta con i pochi uomini a disposizione” si legge nella denuncia.
Anche l’Arpa in questi anni, sollecitata dai residenti, è intervenuta e avrebbe registrato “livelli di emissioni sonore ben più alte del consentito”.
I cittadini sono stanchi e si sentono poco tutelati. Tant’è che con l’esposto presentato alle forze dell’ordine e alle autorità competenti hanno chiesto di porre in essere ”tutti i provvedimenti necessari al fine di far cessare la sistematica violazione di norme di legge” controllando “l’esatto numero di persone che hanno accesso ai locali” e di procedere con controlli costanti nella zona. I residente parlano di “mortificazione del diritto di passeggiare per le famiglie che, in simile contesto, sono costrette, a causa dell’insicurezza ed assenza di forze dell’ordine, a desistere anche dal poter esercitare il più elementare dei diritti di libertà: la circolazione all’aria aperta in piacevole serata d’estate sul lungomare ed in spiaggia”.
Poi l’allarme. “I fatti persisteranno per il resto della stagione, in assenza di intervento, per il resto della stagione e, in particolare, considerati gli annunci presenti sui social media, nel giorno 17 di Agosto 2023, ove appare altamente probabile che il numero delle persone saranno di gran lunga superiore al consentito. Per le dette ragioni, si chiede, di adottare anche con urgenza, ogni opportuna misura ritenuta idonea alla garanzia della legalità”. Il 17 infatti scoppia la rissa, nonostante la presenza delle forze dell’ordine in strada. Ora, però, i cittadini sono ancora più arrabbiati e indignati.