Permane a Petrosino il divieto di utilizzare l’acqua distribuita dalla rete idrica comunale per uso alimentare. La presenza dei nitrati è diminuita ma non in modo così considerevole da poter registrare valori conformi ai parametri normativi vigenti. Dagli ultimi rilevamenti effettuati a campione l’11 agosto 2023 dall’Azienda Sanitaria Provinciale sono stati riscontrati i seguenti valori: nitrato di 84 mg/NO3, presso la Fonatanella Viale Regione Siciliana, RdP n. 2140/23; nitrato di 83 mg/NO3, presso la Fonatanella Via dei Pescatori, adiacente civico 160, RdP n. 2141/23; nitrato di 74 mg/NO3, presso la Fonatanella Lungomare Biscione, adiacente Porticciolo, RdP n. 2142/23.
«Sono consapevole dei disagi, ma la tutela della salute e il diritto ad essere informati nella più totale trasparenza è per me uno dei principi fondamentali a cui deve attenersi un sindaco – dichiara il primo cittadino Giacomo Anastasi – Per questo motivo, a fronte di una ordinanza del 2015 che vietava l’uso alimentare dell’acqua, ordinanza mai revocata e dimenticata dalla stragrande maggioranza dei miei concittadini, ho ritenuto opportuno ribadire con un nuovo provvedimento, visti i valori dei nitrati non conformi, tale divieto. In questi mesi abbiamo effettuato monitoraggi costanti per verificarne la concentrazione nell’acqua. Oggi i nitrati si mantengono non distanti dal limite massimo consentito, ma ancora non in linea coi i parametri che ci permetterebbero di
revocare l’ordinanza. Nell’attesa, grazie anche alla rimessa in funzione del pozzo 1, che ha la qualità dell’acqua migliore e che nelle scorse settimane aveva subito un guasto alla cabina Enel, stiamo lavorando per trovare soluzioni nel breve e nel medio-lungo termine – aggiunge il sindaco Anastasi –. Abbiamo avuto contatti con aziende specializzate nella depurazione delle acque e stiamo studiando la fattibilità per predisporre nell’acquedotto comunale un denitrificatore per risolvere le criticità. Anche altre soluzioni sono allo studio, consapevoli che il problema è strutturale e che nei prossimi anni difficilmente la situazione potrà migliorare. Per questa ragione occorre lavorare nel breve e nel lungo termine cercando soluzioni realistiche per garantire un’acqua di qualità anche per gli usi alimentari nel rispetto delle norme e soprattutto nella tutela del diritto alla salute di tutti i cittadini. Il nostro impegno è costante e ci auguriamo di poter dare a tutti i cittadini, quanto prima, la notizia di revoca dell’ordinanza».