"Sono addolorato per ciò che è successo, chiedo scusa alla ragazza e alla sua famiglia. Sono tornato indietro insieme al ragazzo di 17 anni per aiutarla. Ma mi è stato detto che la ragazza era consenziente". In lacrime Christian Maronia, uno dei sette giovani indagati, davanti al gip di Palermo Marco Gaeta, arrestato per lo stupro di Palermo insieme ad altri sei ragazzi, tra cui uno all'epoca dei fatti minorenne.
E' la violenza che sta scuotendo tutta Italia. E le dichiarazioni di Maronia, come degli altri ragazzi, la scarcerazione del più giovane, stanno creando molta indignazione.
"Mi sono rovinato la vita. Mi era stato detto che la giovane era d'accordo - ha aggiunto Maronia - Ho anche una fidanzata e non avrei mai fatto una cosa simile. Io non conoscevo la ragazza, non l'avevo mai vista prima". Nel corso dell'interrogatorio è emerso che Angelo Flores avrebbe mostrato un video: "Si vedeva che lei sarebbe stata disposta a questa esperienza - aggiunge - Ad organizzare tutto è stato Flores".
In queste ultime ore su tik tok è stato aperto un profilo su Cristian Maronia dove sono stati pubblicati sei video: "Quando tutta Italia ti incolpa per una cosa privata, ma nessuno sa che sei stato trascinato dai tuoi amici".
E ancora "Non ero in me quando è successo", sono alcune delle frasi pubblicate nei video comparsi sul social. I video erano già stati confezionati dal diciannovenne che imita nelle posture i cantanti neomelodici e sono ripresi in casa, dal barbiere o in discoteca. In uno pubblicato con l'hashtag #freechristian, chi condivide scrive: "Con che coraggio la gente insulta gli innocenti".