Interrogato dal gip del tribunale per i minorenni Alessandra Puglisi aveva confessato di aver partecipato allo stupro della ragazza di 19 anni il 7 luglio scorso tra le lamiere del cantiere edile al Foro Italico di Palermo.
Una confessione dettata anche da prove video inoppugnabili in mano agli inquirenti. E il giudice gli aveva revocato la custodia cautelare nel carcere per minori (è diventato maggiorenne qualche giorno dopo la violenza sessuale) mandandolo in una comunità di recupero sostenendo che il ragazzo avesse compiuto una "rivisitazione critica" del suo comportamento".
Ora, dopo tre giorni, torna nell'istituto penale minorile Malaspina il diciottenne accusato, insieme ad altri sei giovani, con età tra i 18 e i 22 anni, di aver stuprato la diciannovenne filmando le fasi della violenza. Affidato a una comunità dopo essere stato scarcerato, avrebbe girato una serie di video, postati su Tik Tok, violando le prescrizioni del magistrato, in cui si vanta dei messaggi ricevuti da diverse ragazze. Il giovane sulla piattaforma social ha messo anche alcune frasi come "chi si mette contro di me si mette contro la morte". O ancora "le cose belle si fanno con gli amici". E poi: «Sto ricevendo tanti messaggi in privato da ragazze, ma come faccio a uscire con voi, siete troppe»; "ah volevo ringraziare a chi di continuo dice il mio nome, mi state facendo solo pubblicità e hype"; "Arriviamo a 1000 follower così potrò fare la live e spiegarvi com’è andata realmente".
Poi aggiunge: "Mi piace trasgredire» e come musica di sottofondo si sente la canzone «Nun se toccano e femmine". Per finire, l’ultima immagine raffigura gli attori del film «Quei bravi ragazzi».