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26/08/2023 22:05:00

Il "BRICS", l'aggregazione tra paesi diversi dimostra il fallimento della Brexit

 BRICS. Il termine evoca un detersivo o un prodotto per il fissaggio della dentiera. E invece trattasi dell'acronimo di un organizzazione che racchiude le nazioni partecipanti, ossia: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. Il numero delle anime che ci vivono sono 3miliardi 280milioni pari al 41% della popolazione mondiale, questo fino al 31 dicembre.

Dall'anno prossimo si aggiugeranno altri sei “membri effettivi”: sono Argentina, Egitto, Etiopia, Iran, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti. Lo ha annunciato il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, nel corso della conferenza stampa finale del summit, tenutosi nei giorni passati. Con l’ingresso dei nuovi membri, i Paesi Brics "rappresenteranno il 36% del Pil mondiale e il 47% della popolazione dell’intero pianeta", ha annunciato il presidente brasiliano Lula da Silva. "A questa prima fase se ne aggiungerà un’altra di ulteriore ampliamento", ha aggiunto il carioca. Per fornire un ordine d'idee, il più famoso G7 conta 773milioni di persone.

L'allargamento, soprattutto per Pechino e Mosca, ha per obiettivo la competizione economica - col dollaro - e quella politico -finanziaria - in istituzioni internazionali riconosciute come Imf e Banca Mondiale - con l'Occidente. Ad oggi il divario economico è ancora consistente + 17mila miliardi di dollari a favore del G7 nelle composizioni attuali -fonte FMI -.

Questi fatti ci narrano che la volontà di un numero importante di connazionali che vorrebbero abbandonare l'UE o quantomeno l'EURO, mentre il pianeta tende nelle diversità ad aggregarsi, non è plausibile, l'Autarchia non è la soluzione perché non siamo autosufficienti e anche chi pensava d'esserlo, la Gran Bretagna, si è pentita della Brexit, lo conferma tra tanti altri, l'autorevole think tank 'Uk in a Changing Europe'.

Vittorio Alfieri