“Nessuna condotta diretta a porre nel dubbio la moralità della moglie del signor Antonino Amato è stata mai contestata al mio assistito”. La puntualizzazione è dell'avvocato Nino Sugamele in riferimento alla condanna, per il reato di diffamazione, emessa dal tribunale nei confronti di un trapanese.
“Più nello specifico – aggiunge il legale - al mio assistito non è stata mai contestata alcuna condotta riguardante la creazione di un profilo falso a nome della moglie del signor Amato, con il fine di descriverla come “escort”, tantomeno è stata mai contestata la pubblicazione sui social del numero della donna, al fine di far pervenire alla stessa richieste da parte di “aspiranti clienti”. Frattanto, l'avvocato Sugamele attende il deposito delle motivazioni “per conoscere le argomentazioni logico giuridiche che hanno fondato il ragionamento del Tribunale di Trapani, riservandoci, sin d’ora di proporre appello avverso lo stesso provvedimento”.
Ad accusare la persona condannata, in primo grado, di aver realizzato un profilo falso con le foto della moglie, facendola passare per una escort, era stato lo stesso Amato, parte offesa al processo celebrato innanzi al tribunale del capoluogo.