Spesa fuori controllo in Sicilia, si spende il doppio rispetto ad un supermercato del Nord Italia, pure rispetto ad un supermercato francese che vende prodotti made in Italy. Un paradosso ma è così, il carrello della spesa pesa sul portafoglio e molte famiglie dovranno rinunciare a parecchi alimenti.
Ci sono i detersivi che hanno avuto un raddoppio del costo, e poi le merendine per i bambini, le mozzarelle, la carne, il pesce, la carta igienica, la frutta, l'olio. Un rincaro che è davvero insostenibile anche per chi ha due entrate, figurarsi per i monoredditi.
In Francia il supermercato Marchè Frais ha una vendita di prodotti italiani da fare invidia al nostro Paese, due barattoli di pesto hanno un costo di appena due euro e pochi centesimi, in Sicilia con quel prezzo se ne compra appena uno. Alcune merendine, come le girelle, che nei nostri supermercati si comprano a prezzi esorbitanti, in Francia costano meno di 1,50 euro. Una differenza enorme, che pesa sul budget delle famiglie, che sono allo stremo e che adesso dovranno pure affrontare la spesa per la scuola dei propri figli. In un supermercato di Ferrara i costi sono anche lì abbattuti di almeno del 50% rispetto alla Sicilia.
Sembra che la storia dell’aumento delle materie prime, del carburante per il trasporto, sia una nuvola di fumo e ci sia, invece, una brutta speculazione.
E’ vero che il costo del grano, delle farine e del latte è aumentato ma non così da giustificare un netto pure aumento sugli scaffali dei supermercati. I consumatori tra l’altro affollano sempre di più i discount e non i classici supermercati, causa proprio i prezzi. Cresce così il numero delle persone in difficoltà e un italiano su due ha tagliato l’acquisto di molti alimenti ritenuti superflui, parecchie famiglie hanno anche abolito l’acquisto di pane in cassetta e di merendine e biscotti, dedicandosi alla vecchia arte di prepararle in casa, scegliendo oltre al risparmio anche la salute. Si cambiano così le abitudini pur di risparmiare e di riuscire ad arrivare a fine mese
Si rileva anche un crollo del pesce fresco in favore di quello surgelato, costa meno, e un crollo di frutta e verdura per i prezzi esageratamente cari.