Anche Marsala adesso ha una panchina gialla intitolata a Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano torturato e ucciso da poliziotti egiziani tra gennaio e febbraio 2016.
E' stata installata nel sagrato antistante la chiesa di San Giovanni al Boeo.
L'iniziativa è delle associazioni 'Amici del Parco archeologico di Marsala', '38° Parallelo', e del Parco Archeologico di Lilibeo e del Comune.
L'intitolazione della panchina spiega una nota del Museo-Parco archeologico di Lilibeo-Marsala, è stata decisa "per mantenere vivo il ricordo di Giulio Regeni: una storia di coraggio e di sacrificio che ci ricorda quanto la ricerca della verità e della giustizia debbano essere un esercizio quotidiano e collettivo".
Il luogo è "simbolico" perché "San Giovanni fu martire per la ricerca della giustizia e della verità".
Prima della breve cerimonia, si è tenuto un incontro nella sala conferenze del vicino Museo archeologico con l'avvocata Alessandra Ballerini, autrice del libro 'Giulio fa le cose', ed un saluto dei genitori di Giulio Regeni.
"Non conoscere ancora la verità per la morte di Giulio Regeni a sette anni di distanza riempie di amarezza - dice Anna Occhipinti, direttrice del Parco archeologico di Lilibeo - Per una famiglia di cui intuiamo i patimenti a causa di una perdita che non trova giustificazione, per il nostro Stato che ci appare in tutta la sua impotenza, per le tante vittime di ingiustizie che silenziosamente gridano!"
Ecco il video racconto dell'iniziativa.