Nessun segno di violenza o effrazione, ma il decesso di Danilo Priori, 53 anni, richiede ulteriori dettagli. La Procura ha ordinato un'autopsia per svelare i motivi della morte del presbitero, avvenuta nella sua camera d'albergo a Isola delle Femmine, dove aveva prenotato un soggiorno di tre notti. Le indagini sono affidate ai carabinieri, che hanno condotto una serie di accertamenti prima dell'arrivo del medico legale.
Priori, prete dell'Arcidiocesi dell’Aquila, si era ritirato da tempo ed era tornato a Roma per questioni personali. Si era appassionato alla creazione di composizioni floreali, conseguendo un diploma quinquennale presso l'Istituto italiano di decorazione floreale amatoriale e frequentando un corso di arte floreale per la liturgia organizzato dalle Pie Discepole. Era conosciuto come "il sacerdote che parla a Dio con i fiori".
La permanenza in Sicilia sembrava essere una vacanza di piacere per il sacerdote, slegata dalle attività della diocesi palermitana. L'ultima volta che Don Danilo è stato visto è stata la sera precedente alla scoperta del corpo. Non ha lasciato la sua stanza né ha ricevuto visite. La scoperta è stata fatta dal personale di pulizia, che ha trovato il corpo nella doccia.
I carabinieri, chiamati dopo l'allarme, hanno condotto le prime indagini in collaborazione con la direzione dell'albergo. Sulla sua mensola sono stati trovati alcuni farmaci, utilizzati per una patologia conosciuta del sacerdote, e una piccola bottiglia di tranquillanti che presumibilmente aveva preso per dormire.
La salma di don Danilo è stata trasferita all'Istituto di medicina legale del Policlinico. I risultati dei test tossicologici richiederanno almeno 60 giorni, ma sembra probabile che la morte sia stata causata da cause naturali.