Fabio Ingrassia, artista marsalese, molto conosciuto anche all’estero, non immaginava di finire al centro delle polemiche a causa del sindaco Massimo Grillo.
Il caso è quello del murale dedicato a Marisa Leo, la 39enne di Salemi brutalmente uccisa a Marsala dall’ex compagno che poi si è tolto la vita. Il giorno dopo il delitto Fabio Ingrassia ha realizzato un murale che è stato installato sotto l’arco di Porta Garibaldi. Installato perchè è stato realizzato su un foglio adesivo che poi poteva essere rimosso. E così è successo, solo che per giorni la rimozione del murale ha dato vita ad un giallo, causato dallo stesso sindaco Massimo Grillo. Domenica scorsa, infatti, il murale è scomparso e il sindaco Grillo, facendo intendere ad un atto vandalico, ha detto che l’amministrazione non c’entrava nulla. Alcuni giorni dopo invece il sindaco ammette che aveva detto lui, in una riunione, che il murale doveva essere rimosso e un dipendente troppo zelante ha eseguito l’ordine. Cosa che, a quanto pare, non avviene spesso al Comune.
In questa polemica è finito in mezzo, suo malgrado, l’artista, Fabio Ingrassia. “Sono un artista e sapevo che il murale non poteva stare lì, infatti si era già parlato di realizzarlo altrove. Volevo però sensibilizzare la cittadinanza su un tema importante”, racconta a Tp24 Ingrassia. “Sono disposto a realizzare il murale in un altro luogo, ma deve essere visibile a tutti. A me non interessano le questioni politiche, non voglio essere messo in mezzo alle polemiche. Mi è dispiaciuto che in questi giorni c’è stata della violenza verbale su un’iniziativa che puntava a sensibilizzare contro la violenza, di ogni genere”. Ecco l’intervista integrale.