C’è anche la piantumazione di 800 mila tra alberi e piante nei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che riguardano la Sicilia. Alberi che dovrebbero essere piantati entro il 2024. Ma non è stato piantato ancora neanche un seme, ed è uno dei tanti progetti fermi al palo del Pnrr in Sicilia.
Tra piccole opere pubbliche e grandi progetti il Pnrr in Sicilia è partito da due anni, ma va molto a rilento. E il rischio è che si perdano i fondi.
UN PO’ DI NUMERI
In Sicilia sino ad oggi sono piovuti 19,1, miliardi da progetti del Pnrr che interessano 15.587 interventi. Palermo, Catania e Messina sono le province con più interventi finanziati.
Alcuni esempi. Con il Pnrr vengono finanziate soprattutto infrastrutture, una vera e propria voragine per la Sicilia. Tant’è che tra strade, ferrovie, e altre opere i fondi destinati all’isola sono 11 miliardi di euro. Tra questi, ad esempio, c’è il potenziamento della linea ferroviaria Palermo-Catania-Messina, l’elettrificazione della rete ferroviaria in provincia di Trapani collegata con Palermo. 1,8 miliardi a testa per i capitoli scuola, università e ricerca, transizione energetica. 1,3 miliardi nel capitolo inclusione sociale. Salute, Impresa, Lavoro, 1,1 miliardi ciascuno. Solo 288 milioni in cultura e 806 in digitalizzazione.
Rfi ha in ballo 18 progetti da 9,3 miliardi in totale di cui 3,8 dal Pnrr.
Ma ci sono progetti che nel frattempo non esistono più, che non figurano più, cioè, nei database del pnrr, come rileva OpenPnrr.
In Italia tra giugno e settembre 1.228 interventi non esistono più nella nuova base dati. In Sicilia ci sono progetti in meno per 10,76 milioni di euro.
IN PROVINCIA DI TRAPANI
Sono 1268 i progetti previsti per la provincia di Trapani per un totale di circa 1,3 miliardi di euro. Sono 15 progetti provinciali e tutti gli altri comunali.
Tra i progetti più corposi abbiamo quelli che riguardano la realizzazione di nuove strutture sanitarie a Trapani e Marsala. I lavori al porto di Trapani, 17 milioni di euro, 40 milioni di euro per il collegamento ferroviario con l’aeroporto di Trapani Birgi.
FONDI A RISCHIO
Il rischio è che altri progetti possano essere definanziati, e che la Sicilia perda fondi utili.
Il segretario generale della Cisl Sicilia sollecita il presidente della Regione a convocare in tempi brevissimi il tavolo sul Pnrr con parti sociali e Comuni. “Si rilevano difficoltà nell’avvio delle missioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza in Sicilia – continua il leader della Cisl nell’isola – per cui è indispensabile che i sindacati confederali diano il loro contributo nella soluzione di eventuali criticità, ancor di più in relazione al ruolo che svolgono in ogni territorio”. La Cisl Sicilia sottolinea la necessità di operare in tempi brevissimi, per scongiurare il pericolo del definanziamento.