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23/11/2023 06:00:00

   Il declino del Monumento ai Mille di Marsala

Qualche giorno fa Aldo Cazzullo ha dedicato una puntata intera del suo "Una giornata particolare", su La7, all'epopea garibaldina e allo sbarco dei Mille a Marsala. In molti in città hanno avuto un sentimento di orgoglio, per un evento storico che ha riguardato Marsala. Spenta la tv, però, resta ancora una volta un senso di imbarazzo per quello che dovrebbe essere il monumento a quell'evento. 

Un monumento che vive un continuo e inesorabile declino. 

Il surrogato del Monumento ai Mille, bene o male, dal 2016, accoglieva turisti e visitatori con le illustrazioni a cura della Pro Loco.

Ospitava anche convegni, incontri di studio e attività culturali organizzate da scuole, associazioni ed enti del territorio. Poi, con l’amministrazione guidata da Massimo Grillo, la struttura è stata dichiarata inagibile e si è fermato tutto. Il Monumento è stato dimenticato, e non è ben chiaro il motivo e che cosa vorrà farne l’amministrazione Comunale. Eppure, la zona in questi anni è stata interessata da un intervento di “restyling”.

E’ stato rifatto, tra le polemiche (come sempre), il tratto di Lungomare su cui si affaccia il monumento. Un restyling voluto dall’amministrazione Grillo e che doveva essere inteso come un nuovo inizio per il Monumento (ma anche i totem sono spenti). Invece dopo tre anni di sindacatura Grillo la struttura è nel degrado. All’interno la muffa ha preso il sopravvento, il prospetto piano piano si sta riempiendo di graffiti (segno tangibile della trascuratezza e del poco interesse nel mantenere il decoro).


Qualche tempo fa il Comune di Marsala ha pubblicato sull’albo pretorio una determinazione con la quale si impegna a destinare il Monumento ai Mille a sede di un laboratorio per l’estrazione di sostanze dallo scarto dei pesci. E’ il progetto di Innovittica, per il quale il comune si impegna a fornire acqua ed energia elettrica. Un progetto patrocinato dal polo universitario di Trapani. Ma tutto cade nel dimenticatoio.
Come finiscono nelle mani di vandali e ladri ciò che veniva custodito all’interno del Monumento. Dopo il saccheggio di ciò che era stato fornito dal Centro studi garibaldini, il centro congressi (e che doveva essere un infopoint turistico) viene definitivamente chiuso.


Cala il silenzio, tranne poche eccezioni.
Non si registrano rimostranze collettive da parte di una comunità la cui storia è collegata allo Sbarco dei Mille guidati da Garibaldi (poi però siamo tutti bravi a batterci il petto per i servizi sulle tv nazionali). Tra i pochi a protestare il vice presidente del Centro Studi Garibaldini e il presidente dell’Associazione Strutture Turistiche.
Tutto ciò però non sortisce alcun effetto nell’amministrazione guidata dal sindaco Massimo Grillo, che sembra voler in qualche modo alienare il surrogato del Monumento ai Mille.
Stessa cosa anche da parte dei consiglieri comunali. Ah, no.  Hanno esposto il plastico di quello che doveva essere il monumento ai Mille, il progetto di Emanuele Mongiovì.

E poi c'è l’alzabandiera. Una di quelle iniziative spot che servono a lavarsi, per poco, la coscienza. Nei mesi scorsi il consiglio comunale ha approvato all’unanimità una delibera per effettuare sul monumento, ogni primo sabato del mese, l’alzabandiera. Bandiera tricolore costantemente strappata sul pennone. Un vessillo trasformato in straccio.