Coldiretti Sicilia attacca il governo regionale dicendo di non E' assolutamente negativo il bilancio dell'agricoltura in Sicilia nel 2023. Lo afferma Coldiretti secondo cui "una serie di congiunture negative hanno stremato gli agricoltori e intanto si continua a promettere aiuti che spesso vengono solo sbandierati". Intanto per la gravi crisi dell'agricoltura continuano le proteste dei viticoltori marsalesi (potete leggere qui).
"Basta dire - aggiunge Coldiretti - che dopo undici anni è stata diffusa il 5 dicembre scorso la graduatoria di coloro che potranno avere un risarcimento dei danni subiti dal ciclone Athos del marzo 2012. Peccato però che per adesso sono solo soldi 'erogabili' e la percentuale di intervento sulle aziende è bassissima. Per esempio, su un milione di danni si potranno avere solo 4 mila euro di risarcimento. Forse. E nonostante ciò in agricoltura si continua il lavoro di salvaguardia del territorio e dell'economia regionale. Come se ciò non bastasse ieri, 11 dicembre, l'assessorato regionale dell'Agricoltura ha diffuso un avviso sul biologico che sta allarmando il mondo agricolo perché crea incertezza sull'arrivo dell'intervento economico".
"Non riusciamo a comprendere - prosegue - le scelte dell'assessorato regionale se sono giuste o meno in quanto agisce in totale autonomia senza alcuna minima concertazione. Non c'è una programmazione, non esiste una forma di colloquio, non ci sono interlocuzioni che possano favorire una visione strategica dell'agricoltura che è la risorsa economica principale della Regione. Nel territorio, in tutta la Sicilia, c'è la Coldiretti e non certo la politica e in un'annata disastrosa come quella attuale togliere l'aiuto a chi ha convertito in biologico l'azienda non è assolutamente ammissibile".
Nell'analisi di fine anno Coldiretti Sicilia denuncia inoltre "l'eterna attesa per l'approvazione della legge sulla riforma dei Consorzi di bonifica che è diventata ormai una chimera che sta comportando un impoverimento delle aziende. Dopo quasi trent'anni di commissariamento stiamo aspettando che la commissione Bilancio dell'Ars sblocchi una norma la cui assenza sta mettendo in crisi tutto il settore. Nel catanese e nel siracusano le arance di pezzatura piccolissima proprio a causa della mancanza di acqua sono praticamente svendute mentre le tubature rimangono vuote e del resto senza una governance adeguata il sistema non può funzionare".
Per l'assessore regionale all'Agricoltura, Sammartino, invece, che risponde a Coldiretti: "Tutte le misure concordate con le associazioni di categoria" - «In un momento difficile come quello che sta attraversando il comparto agricolo servirebbe uno sforzo comune per superare i problemi. Ben vengano le critiche purché siano fondate e senza mai dimenticare quello che sta funzionando». Lo dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino, rispondendo alla nota stampa di Coldiretti.
«Il bando per l’agricoltura biologica del 28 dicembre 2022 - chiarisce l'assessore - ha previsto che, qualora le richieste ammissibili pervenute siano superiori alla disponibilità finanziaria, verrà data priorità in ordine di precedenza alle aziende che, indipendentemente dalla relativa zona di ubicazione, commercializzano prodotti certificati biologici con riferimento alla percentuale di Sau (Superficie agricola utilizzata) interessata. Poiché le domande si sono rivelate superiori alle risorse disponibili, è stato pubblicato un avviso con il quale si invitano le ditte che hanno aderito al bando in esame a far pervenire entro il 31 gennaio 2024, tramite Pec, agli Ispettorati Agricoltura, l’elenco delle fatture emesse negli anni 2022 e 2023 riguardanti la commercializzazione di prodotti biologici. Ci stiamo attenendo ai criteri di priorità approvati dal comitato di sorveglianza insieme ai rappresentanti della stessa Coldiretti».
Inoltre, «tutte le misure messe in campo nel corso di questo primo anno di governo - aggiunge Sammartino - sono state, di volta in volta, concertate con le associazioni di categoria, ascoltando i bisogni concreti degli operatori del settore. Non ho la bacchetta magica e nemmeno, purtroppo, il potere di determinare le condizioni meteorologiche, ma alcuni risultati importanti non si possono ignorare. Ad esempio, il finanziamento con risorse comunitarie, pari a circa 35 milioni di euro, per la creazione e il mantenimento di 350 laghetti artificiali utili non solo all’approvvigionamento idrico, ma anche al contrasto del dissesto idrogeologico, e lo stanziamento di 8 milioni per i contributi in conto interessi destinato alle cantine sociali. La lista delle cose fatte è lunga e sono consapevole che c’è ancora tanto da fare. Ma posso dire, con altrettanta consapevolezza, che sappiamo quale direzione imboccare: stiamo puntando su tecnologia, qualificazione, investimenti e innovazione, lasciandoci alle spalle la stagione dei finanziamenti a pioggia che non producevano sviluppo. Fatte queste necessarie precisazioni, rinnovo il mio invito agli amici di Coldiretti e a tutto il mondo dell’agricoltura e della pesca, a lavorare attivamente per trovare insieme soluzioni finalizzate a dare nuovo slancio al comparto